Una pattuglia della Polizia Locale Terre d’Argine, durante normali servizi di controllo del territorio, ha fermato in tangenziale un “ciclista” che sfrecciava senza pedalare, su quella che avrebbe dovuto essere una bicicletta a pedalata assistita: in effetti lo era stata, ma nel frattempo era stata manomessa e trasformata – per prestazioni e funzionamento – in un vero e proprio ciclomotore elettrico, con tanto di acceleratore sul manubrio, sotto forma di pulsante.
Ovviamente il mezzo non era immatricolato come tale, né il conducente-proprietario possedeva quanto obbligatorio nel caso: assicurazione, patente di guida e casco, infrazioni che sommate a “guida di velocipede manomesso” hanno comportato sanzioni per un totale di 800 euro. Il mezzo è stato inoltre sequestrato ai fini della confisca.
'Non è la prima volta che sanzioniamo fatti come questi. Una bicicletta a pedalata assistita, raggiunta la velocità di sei chilometri orari, richiede appunto di pedalare per integrare la spinta cinetica - spiega il comandante della polizia locale Davide Golfieri -. In questo caso, come nei precedenti, i conducenti non pedalavano affatto, pur potendo raggiungere con la manomissione una velocità superiore ai 30 km/h, come indicato anche dal display posto sul manubrio, vicino all’artigianale acceleratore'.
Carpi, in tangenziale su bici elettrica manomessa: multa da 800 euro

Il mezzo è stato sequestrato ai fini della confisca
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