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Carpi, passa la cessione del controllo di Aimag ad Hera. Fdi, a favore a Mirandola, si scopre contraria

Carpi, passa la cessione del controllo di Aimag ad Hera. Fdi, a favore a Mirandola, si scopre contraria

A Carpi finisce con 13 voti a favore (sindaco Righi, Pd, Carpi a Colori), 8 contrari (Lega Carpi, Forza Italia, Fdi e Carpi Civica) e un astenuto (Avs). Boccaletti (Fdi): 'Avete garantito Aimag sarebbe restata pubblica. Contano così poco le promesse ai cittadini?' Parole che potrebbero essere indirizzate alla Budri


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'Con questa operazione non sarà il Comune di Carpi a perdere qualcosa, ma tutti i cittadini. Con questa delibera il territorio perderà il controllo di un bene pubblico e perderanno di valore di mercato le azioni in mano pubblica, mentre dal canto suo Hera come azienda quotata in Borsa, punterà solo ad aumentare i propri profitti. Cosa cambierà sul fronte tariffe? Su questo non c'è stata chiarezza dal sindaco. Quale sarebbe il vero vantaggio per i cittadini di questa operazione? Davvero volete prendervi la responsabilità politica di aver attuato una simile operazione? Volete essere ricordati per questo? Ci avete garantito che Aimag sarebbe restata in mano pubblica. Davvero contano così poco le promesse fatte ai cittadini?' A usare queste parole questa sera in Consiglio comunale a Carpi è stata il consigliere Fdi Federica Boccaletti. Il tema è quello della cessione del controllo esclusivo di Aimag a Hera e sul tema 'promesse' le parole della Boccaletti potrebbero essere indirizzate anche al sindaco di centrodestra a Mirandola Budri, la quale in campagna elettorale aveva promesso che Aimag sarebbe rimasta pubblica.
'Una delle ragioni dell'operazione è l'ingente fabbisogno finanziario di Aimag e la difficoltà di partecipare alle gare - ha ricordato Federica Carletti di Fdi -.
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Ricordo che questa difficoltà economica è frutto di scelte non responsabili fatte dal cda di Aimag stessa che, a causa di operazioni finanziare a tassi di interessi variabili, ha portato ad avere 243 milioni di debito finanziario da restituire'. 'Carpi deve uscire fuori dalla sua carpigianità e deve guardare oltre la Bassa modenese' - ha detto Annalisa Arletti che nell'esprimere voto 'convintamente contrario' ha smentito (incredibilmente) la frattura col centrodestra di Mirandola parlando di 'diversità di territori'.
Alla presenza del presidente Aimag Ruggiero e del direttore Valentini, Fdi dunque vota no all'operazione approvata dalla maggioranza a traino Pd, smentendo il voto che lo stesso partito ha espresso a Mirandola dove la giunta ha approvato la medesima delibera, in quel caso con il no del Pd di minoranza. Un voto esattamente speculare.
A Carpi finisce dunque con 13 voti a favore (sindaco Righi, Pd, Carpi a Colori), 8 contrari (Lega Carpi, Forza Italia, Fdi e Carpi Civica) e un astenuto (Avs).
 

Nel video, il voto finale dopo quasi 5 ore di dibattito
 


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