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Caso Far Pro, dai consiglieri di San Cesario una sveglia per la Priolo

Caso Far Pro, dai consiglieri di San Cesario una sveglia per la Priolo

'Abbiamo deciso di porle una sveglia così da esser certi che l’assessore resti vigile e attenta nei confronti di un problema ambientale che si trascina da anni'


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'La domanda è molto semplice: “Perché la Far Pro può scaricare i suoi liquami in Fiume, mentre la SAPI non può?” purtroppo sembra non avere una risposta. L’abbiamo fatta pervenire lo scorso 16 agosto all’assessore Regionale all’Ambiente, Irene Priolo che però pare sprofondata nel silenzio più totale'. A intervenire in questi termini sono i consiglieri di San Cesario Sabina Piccinini, Ivano Soli e Mirco Zanoli.
'Abbiamo così deciso di porle una sveglia così da esser certi che l’assessore resti vigile ed attenta nei confronti di un problema ambientale che si trascina ormai da troppo tempo, lo scarico nel Fiume Panaro dei reflui industriali della ditta “Far Pro” di Spilamberto. Dopo aver scoperto che un’altra ditta, la “SAPI” di Castelnuovo Rangone, molto simile alla “Far Pro” per il tipo di lavorazioni, scarica invece i suoi reflui nella fognatura abbiamo deciso di chiedere spiegazioni. Perchè alla 'Far Pro spa' non è mai stato chiesto di rendere compatibile il proprio scarico con la fognatura? Perchè non si è perseguita questa soluzione per evitare lo scarico nel Fiume? Perché la Far Pro può scaricare i suoi liquami in Fiume, mentre la SAPI non può? - scrivono i tre consiglieri -. In attesa del risveglio scriveremo, ancora una volta, al difensore civico'.

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