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Castelfranco, centro islamico e luogo di culto in cantina e autorimessa, Lega: 'E' una moschea irregolare'

Castelfranco, centro islamico e luogo di culto in cantina e autorimessa, Lega: 'E' una moschea irregolare'

La risposta del Comune alla richiesta di informazioni sulla destinazione d'uso legittima dei locali fa chiedere alla referente Lega Boni e all'europarlamentare Cisint di chiudere l'attività


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A Castelfranco Emilia si riaccende il dibattito attorno ai locali di via Ripa Superiore dove secondo la Lega sarebbe attivo un centro culturale islamico utilizzato anche come luogo di culto e doposcuola coranico in locali non compatibili con tali funzioni e quindi da non autorizzare.
La questione, già sollevata a fine ottobre dalla referente locale del partito, Lodovica Boni e dall’europarlamentare Anna Cisint nel corso di un sopralluogo proprio al centro di via Ripa, trova ora nuovi elementi dopo la risposta del Comune di Castelfranco all’accesso civico presentato a settembre, con il quale veniva chiesta la destinazione d'uso legittima dei locali dove si svolgono le attività.
Secondo quanto comunicato dagli uffici comunali, gli spazi al civico a piano terra risultano formalmente registrati alcuni come “cantina”, altri come “ufficio” con annesso bagno, mentre altri, posti sempre al piano terra dello stabile ma con civici differenti, come “autorimessa” , “negozio” e officina con annesso ufficio.È proprio su queste destinazioni d’uso legittime che la Lega fonda le proprie contestazioni. 'Dopo il sopralluogo effettuato a ottobre – afferma Boni – risultava evidente che gli ambienti venissero utilizzati come centro islamico e doposcuola coranico, attività totalmente incompatibili con le destinazioni catastali ufficiali.
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La risposta agli atti conferma i nostri sospetti: non si tratta né di locali adibiti a culto né a servizi educativi, ma di cantine, autorimesse, negozi e officine. Questo significa che potremmo trovarci davanti a una moschea irregolare o comunque ad attività non compatibili con la destinazione d'uso'.Sulla stessa linea interviene l’europarlamentare Lega Anna Cisint, che ricorda la visita ispettiva compiuta insieme alla referente locale del partito: 'Quella che appare è l’ennesima moschea abusiva che prospera nell’illegalità e nell’indifferenza dell’amministrazione. Non possiamo accettare che norme e regolamenti urbanistici vengano aggirati. Le leggi applicate devono essere quelle italiane, non la Sharia. Se il Sindaco non agirà immediatamente, ci riserviamo di intraprendere tutte le strade giudiziarie possibili'.
Da qui, l'appello e la richiesta al comune. 'Di fronte a queste evidenze ci attendiamo che il Comune avvii verifiche immediate per accertare quali attività vengono realmente svolte all'interno e la loro compatibilità urbanistica. Qualora venissero riscontrate irregolarità, proceda senza esitazioni alla sospensione o alla chiusura dell’attività. La situazione non può essere ignorata'.Nella foto, da sinistra la referente Lega Castelfranco Lodovica Boni, insieme all'europarlamentare Lega Anna Cisint davanti al centro islamico di via Ripa a Castelfranco Emilia durante il sopralluogo dello scorso ottobre
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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