Gargano è stato minacciato per ben quattro volte, due delle quali di morte, da quando è diventato sindaco nel 2019; allo stesso tempo anche la sua automobile è stata vandalizzata. Per due anni – nel 2023 e nel 2024 – ha ricevuto ottomila euro dal fondo degli Amministratori Sotto Tiro. I sedicimila euro complessivi di denaro, sotto espressa volontà del sindaco stesso, sono stati reinvestiti per finanziare, quest’anno e il precedente, i Viaggi della Legalità, che hanno permesso complessivamente a un centinaio di studenti dell’Istituto Spallanzani di attraversare l’Italia al fine di conoscere luoghi e protagonisti celebri per l’impegno e la lotta contro la criminalità organizzata.
'Sono davvero riconoscente per questa menzione: al centro del mio operato da amministratore – commenta Giovanni Gargano – ho sempre posto l’attenzione e il contrasto verso qualsiasi dinamica di stampo mafioso, corruttivo e illegale.
Pio La Torre, sindacalista e parlamentare, noto per il suo impegno sui temi della lotta alla mafia, per la pace, la democrazia e la legalità, fu ucciso a Palermo il 30 aprile 1982, assieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo. La data simbolo del premio è, non a caso, il 13 settembre. Fu il giorno in cui, nel 1982, venne pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il testo della legge n. 646, meglio nota come legge Rognoni-La Torre, con la quale per la prima volta si introdusse nell’ordinamento italiano il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso e la confisca dei patrimoni illecitamente accumulati da parte di coloro che si erano macchiati di tali reati.
Tra i relatori, ieri, oltre al sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e al figlio di Pio La Torre, Franco, che hanno fatto gli onori di casa,