'Al liceo Formiggini di Sassuolo è stata rifiutata l'iscrizione alla classe prima di un ragazzo con disabilità. Dietro il no, motivato dal dirigente scolastico Mario Di Carlo ai genitori, una circolare ministeriale dello scorso novembre: “le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti complessivamente disponibili nella singola istituzione scolastica, definito in base alle risorse di organico, al numero e alla capienza delle aule. È compito del dirigente scolastico individuare il numero massimo di iscrizioni che potranno essere accolte'. L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza della scuola italiana, una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale” - così Gian Luca Sassi, ex consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle.
“La legge prevede che tutti gli alunni con disabilità hanno diritto di frequentare le scuole di ogni ordine e grado.
Una scuola non può rifiutare l'iscrizione e se lo fa commette un illecito penale per il quale può essere condannata per discriminazione. Una sentenza della Corte Costituzionale (n. 215 del 3 giugno 1987) ha assicurato la frequenza agli alunni con disabilità, indipendente dalla tipologia e dalla gravità del deficit, perché tale frequenza è 'un essenziale fattore di recupero e di superamento dell'emarginazione'. In qualità di consigliere regionale interpello la Giunta per chiedere se non ritengano opportuno interfacciarsi con l'Ufficio scolastico regionale e trovare una soluzione immediata, con iscrizione dell'alunno e per avere dati sull'estensione del fenomeno” conclude Gian Luca Sassi.
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