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Gli amici sassolesi di Padre Sebastiano, dopo aver contribuito alla realizzazione del Centro “Francesco e Chiara”, assieme ad alcune aziende di Pavullo, non hanno fatto mancare il loro sostegno in suo soccorso, risultato fondamentale per salvaguardare la funzionalità della struttura colpita dal Covid19.
La Panariagroup, l’Atlas Concorde, la Mirage, il Gruppo System e la famiglia di Cristina e Luciano Sirotti, hanno effettuato una donazione molto consistente alla struttura, consentendole di superare una situazione molto delicata e preoccupante sotto il profilo economico e finanziario, dovuta ai minori ricavi e ai maggiori costi gestionali causati dal virus. A tutti loro va la stima dei frati cappuccini, e l’eterna gratitudine anche del personale e degli ospiti anziani di “Francesco e Chiara”.
'Il Centro Servizi da oltre due mesi non presenta più casi positivi, sia tra gli operatori che tra gli ospiti, per merito soprattutto della professionalità e della dedizione messa in campo dal personale e della fattiva collaborazione assicurata dal Distretto Sanitario locale, nell’arginare il contagio - si legge in una nota del Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara” - Parecchi familiari dei nostri ospiti colpiti dal Covid, hanno riservato testimonianze commoventi a favore degli operatori - messi a dura prova per una mole di lavoro moltiplicata - riconoscendo il costante impegno e il calore umano da loro espresso con grande passione e senso di abnegazione, nell’accudire i propri cari. Un grande grazie pertanto anche a loro, accompagnato dal senso di dolore verso i familiari dei cari ospiti anziani che purtroppo non ce l’hanno fatta.
Il personale che opera con stipendi contenuti nelle strutture socio-sanitarie – è bene ricordare - ha lavorato e lavora in frontiera ogni giorno con il timore di infettarsi e di portare il virus a casa propria, e meriterebbe pertanto sia una maggiore considerazione dai mass media, sia riconoscimenti economici da parte delle istituzioni, alla pari dei sanitari ospedalieri giustamente elogiati a tutti i livelli. A partire da metà luglio la struttura, come tutte le altre, ha riaperto agli ingressi ad eccezione del Centro diurno, osservando le indicazioni e disposizioni stringenti diramate all’uopo dalla Regione e dalla Ausl di Modena, e mantenendo una guardia altissima per prevenire ulteriori rischi di infezioni, fino a quando, e speriamo presto, il virus sarà definitivamente debellato'.
'Questa tragica esperienza, comune a tante case per anziani, fa emergere tuttavia la necessità - trattandosi di una situazione allarmante - che siano adottate dalle istituzioni preposte le indispensabili misure di carattere economico e di revisione del sistema, per rinsaldare e rinvigorire un settore che era in sofferenza già prima del Covid, per svariati motivi, e del quale ci sarà bisogno, comunque la si pensi, anche in futuro. La “Francesco e Chiara” Impresa Sociale Srl, assieme alla Direzione, nel rinnovare il proprio ringraziamento anche ai benefattori, agli amici e alle tante aziende che in 25 anni hanno contribuito a realizzare e sostenere la struttura, è impegnata a garantire un suo solido e roseo futuro, sulla linea tracciata, assieme ai frati cappuccini proprietari dell’immobile'.