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Un Consiglio Comunale aperto sul problema dei miasmi insopportabili che anche questa estate hanno tormentato i cittadini del centro abitato. E’ ciò che chiedono i gruppi consiliari di opposizione a San Cesario guidati da Sabina Piccinini e Ivano Soli (Nuovo San Cesario) e da Mirco Zanoli (Rinascita locale).
'In base al regolamento del Consiglio Comunale infatti (art. 21 comma 1) il sindaco è tenuto a riunire il Consiglio comunale, in un termine non superiore a 20 giorni, quando lo richieda almeno un quinto dei Consiglieri in carica, inserendo nell’ordine del giorno gli argomenti dagli stessi richiesti - affermano Piccinini, Soli e Zanoli -. I nostri Gruppi, insieme, contano tre consiglieri, quindi i numeri ci sono: il sindaco dovrà riunire il Consiglio per discutere gli ordini del giorno da noi proposti, coi quali si chiede alla Giunta di informare consiglieri e cittadini in merito agli esiti delle sperimentazioni effettuate questa estate dalla ditta Far Pro di Spilamberto per abbattere le emissioni odorigene, di riferire quali azioni che la Giunta intenderà intraprendere, insieme agli enti preposti, una volta acquisiti i risultati della sperimentazione'.
'Il Consiglio comunale straordinario è stato richiesto in forma “aperta”, con la possibilità di intervento da parte dei cittadini e dei rappresentanti delle associazioni che potranno così porre domande al sindaco, agli assessori competenti ed ai consiglieri tutti. Dopo tante sedute di Consiglio in sale desolatamente semivuote, questa vuole essere l’occasione per riaccendere nei cittadini l’interesse al lavoro delle Istituzioni, di cui il Consiglio Comunale è la sede più importante. Obiettivo: arrivare, una volta per tutte, a quell’abbattimento totale delle emissioni odorigene promesso dal Sindaco già pochi mesi dal suo insediamento. La risoluzione del problema dovrà venire dall’azione politica, mettendo al centro di tutto, unicamente la salute e l’interesse dei cittadini. Abbiamo chiesto la presenza in Consiglio dell’assessore all’ambiente della Regione, di rappresentanti di Arpae, USL e della ditta Far Pro. Vediamo ora cosa deciderà il sindaco'.
Redazione Pressa
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