Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
All’interno dell’area ‘verde’ dell’ospedale di Sassuolo, dedicata ai pazienti internistici a media intensità di cura, è stato rilevato un principio di focolaio di Covid-19 che, attualmente, interessa 15 pazienti; quelli che hanno richiesto la prosecuzione del ricovero, sono stati spostati all’interno di una delle due aree “Covid” già presenti in ospedale.
L’area, che non è tra quelle normalmente predisposte in ospedale per l’assistenza dei pazienti positivi al SarsCov2, accoglie soltanto persone che, al momento del ricovero, siano risultate negative al doppio tampone (antigenico + molecolare). Tuttavia, l’elevato numero dei ricoveri gestiti dalla struttura ospedaliera a cavallo dell’ultimo picco pandemico, ha richiesto, per circa due settimane, l’ampliamento del numero dei posti letto dedicati ai pazienti covid positivi interessando anche l’area 'verde'. Sono ancora in corso, in ogni caso, in stretta collaborazione con il Dipartimento di Salute Pubblica dell’Azienda USL di Modena, le valutazioni sull’origine del focolaio.
Il riscontro della positività è emerso grazie al protocollo di screening che l’ospedale ha in atto su tutti i suoi reparti: infatti oltre al tampone al momento del ricovero la sorveglianza dei pazienti “negativi” prosegue a 48 ore dall’ingresso in struttura e, successivamente, ogni 72 ore. L’ipotesi più probabile, secondo l’analisi incrociata del tracciamento dei diversi tamponi eseguiti, è che i primi casi di positività siano da considerarsi come soggetti che incubavano l’infezione già prima del ricovero, risultando positivi solo dopo il terzo tampone.
Tutte le misure di contenimento straordinarie sono già state messe in campo, compreso il posizionamento dei pazienti sospetti in stanza singola. Sono state inoltre ridotte ulteriormente le visite dei parenti, già contingentate ai soli pazienti terminali e non autosufficienti. Già eseguita la completa sanificazione delle stanze e di tutti gli altri ambienti all’interno dell’area ‘verde’.
Dallo screening degli operatori sanitari e di quelli dei servizi che accedono all’area ‘verde’ non è risultato alcun caso di positività al Covid-19. Gli approfondimenti microbiologici richiesti sui tamponi dei pazienti interessati, ha evidenziato la compatibilità di 3 varianti del virus: quella classica, quella inglese e quella brasiliana.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>