Polveri di vetro: a San Cesario risale la preoccupazione

Il video di un residente che durante un'ondata di maltempo e di forte vento riprende nuvole uscire dall'azienda in cui il vetro è stoccato riaccende timori e discussioni su una questione mai risolta. Zanoli: 'Non si può aspettare per la soluzione al problema. In ballo c'è la salute pubblica'
Parallelamente, il Consigliere comunale Mirko Zanoli, della lista civica di opposizione Rinascita Locale, ha espresso critiche riguardo alla gestione della situazione, sottolineando le contraddizioni tra le promesse politiche iniziali e la realtà dei fatti.
Zanoli, che fa parte del gruppo 'Rinascita Locale', ha portato la questione in Consiglio comunale, chiedendo una revisione delle autorizzazioni concesse alla Sibelco, anche in considerazione di rilevazioni di particelle di vetro nell'aria circostante.I fatti di queste ore, legati al filmato di una residente nell'area dello stabilimento, relativo a grandi nuvole di polvere che a causa del forte vento si sollevano dall'area dell'azienda diffondendosi nell'atmosfera, riportano l'attenzione su tutte queste problematiche e riaccendono l'attenzione dei residenti, delle forze politiche. . 'A un anno da quando ARPAE ha eseguito il monitoraggio dell’aria in via Berlinguer che ha mostrato concentrazioni abnormi di polvere di vetro e dall’annuncio roboante del sindaco Zuffi di chiedere la revisione dell’autorizzazione ambientale e diversi inutili tavoli dopo la situazione è disastrosa, non possiamo andare avanti così, è una questione di salute pubblica e vanno presi dei provvedimenti immediati'. - incalza Zanoli.'Tutti i cittadini di San Cesario che hanno la fortuna di abitare nella parte giusta del paese, cioè lontano dalla fabbrica, non possono girare la testa dall' altra parte, non possono far finta di niente perché la stessa polvere arriva sui campi sportivi dove giocano i nostri bambini' - afferma Lodovica Boni, Consigliere Centrodestra per la Rinascita e Referente Lega Castelfranco Emilia che conclude: 'Chiediamo ancora una volta alle istituzioni locali di occuparsi in modo serio e deciso di salvaguardare la salute e la qualità della vita dei cittadini nati nella parte sbagliata del paese.
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