A farne le spese, riferisce Coldiretti Modena, nella zona di Spilamberto sono state soprattutto le reti antigrandine degli impianti frutticoli che, dove presenti, hanno protetto la produzione ma hanno subito grossi danni fino talvolta ad essere divelte. In questo momento gli agricoltori sono impegnati a liberarle dal peso della grandine per ripristinarle in attesa della seconda annunciata ondata di maltempo. Dove non sono presenti le reti, ad essere colpiti sono stati la frutta (susine), nel pieno della raccolta, e i vigneti.
Nel carpigiano, invece, in particolare a Novi – continua Coldiretti – i danni maggiori sono da attribuire al forte vento che in pochi attimi ha divelto alberi che sono caduti sulle strade impedendo la circolazione.
Infine – informa Coldiretti Modena – si registrano danni da grandine su vigneti nella zona di Maranello, Spezzano, Fiorano.
Siamo di fronte in Italia – sottolinea la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.
Nella foto, una rete protettiva nelle campagne di Spilamberto divelta da grandine e vento



