'Pezzi dell’impianto di depurazione che si sfaldano col vento, capannoni che rischiano di crollare, piante e cespugli che spuntano ovunque, una mega-cisterna per carburanti abbandonata, qualche ratto che ogni tanto fa il suo giro: è quel che resta dello stabilimento della cartiera, storica azienda del territorio, che nel 2007 ha chiuso'. A denunciare il caso è Sabina Piccinini, consigliere comunale a San Cesario sul Panaro.
'Da allora i residenti delle zone limitrofe devono quotidianamente convivere con tutti i disagi che derivano da un impianto industriale abbandonato e, problema non secondario, c’è sempre il deprezzamento degli immobili. Le proteste e le segnalazioni si susseguono da anni anche perché l’area degradata dell’ex cartiera è in pieno centro storico. Nel 2004, convinta di poter spostare la Cartiera alla zona industriale della Graziosa, l’Amministrazione rese edificabile l’area industriale con un’apposita variante al piano regolatore. Il sindaco difese la scelta definendola «quanto mai opportuna perché se la ditta avesse deciso di cessare la produzione quando il terreno fosse stato ancora catalogato come area industriale non avrebbe avuto l’obbligo di bonificarla e noi ci saremmo trovati con un polo industriale da risanare proprio nel bel mezzo del paese». Parole che oggi risultano davvero sconsolanti: la proprietà ha avuto il suo vantaggio, chiuso l’attività, ma niente bonifica. A distanza di tanti anni ci ritroviamo con un polo industriale da risanare nel bel mezzo del paese, proprio quello che non avrebbe dovuto accadere. Quanto dovremo ancora aspettare per la bonifica? Se è vero che costituisce un obbligo l’Amministrazione si attivi affinchè venga avviata perché è attesa ormai da troppo tempo. La riqualificazione del Centro Storico, così importante per questa Amministrazione, dovrà passare anche da via Cartiera'.
San Cesario, area ex cartiera: in pieno centro degrado senza fine

Sabina Piccinini: 'A distanza di tanti anni ci ritroviamo con un polo industriale da risanare nel bel mezzo del paese'
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