E' Alberto Ferrari il candidato sindaco del centrodestra a Soliera. Sfumata dunque l'ipotesi di
Giovanna Zironi, lanciata dai vertici di Fdi e rientrata per indisponibilità data da tempo dalla diretta interessata, il candidato è il noto medico carpigiano. Ortopedico al Ramazzini, chirurgo al Rizzoli di Bologna, Ferrari è coordinatore di Forza Italia nelle Terre d'Argine, a lui il compito di sfidare il Pd di Caterina Bagni.
A supporto di Ferrari vi saranno almeno tre liste: una di Fratelli d'Italia, una Lega-Forza Italia e una dei civici di Rilanciamo Soliera. Ancora da valutare il sostegno della compagine dei fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, Rita Cappelli e Andrea Rossi.
Proprio contro i due 5 Stelle oggi si è scagliato il Pd di Soliera.
'Si apprende tramite la stampa che i consiglieri Andrea Rossi e Rita Capelli sarebbero intenzionati a lasciare il gruppo Movimento Cinque Stelle di Soliera, che raccolse ben 1.106 voti alle elezioni amministrative del maggio 2019 - afferma Roberto Drusiani, capogruppo del centrosinistra in Consiglio Comunale -. Ci è sempre parso che le posizioni dei consiglieri in questione fossero spesso oltre il limite della ragionevolezza e del merito politico, quasi estranee alla svolta in senso progressista del Movimento Cinque Stelle guidato da Giuseppe Conte, il loro linguaggio politico in Consiglio tradisce il mandato degli elettori, sovrapponendosi a quello leghista.
Invitiamo i cittadini che nel 2019 scelsero di dare la loro fiducia alla lista guidata da Andrea Rossi, che legittimamente sono più interessati al bene del territorio che ai destini personali dei consiglieri, a partecipare alle iniziative di costruzione del programma del comitato ‘Per Soliera’, a sostegno di Caterina Bagni Sindaca. Immagino - conclude Drusiani - che i consiglieri Rossi e Capelli farebbero meglio a dimettersi dal Consiglio Comunale, lasciando il loro posto a chi viene dopo di loro nella lista del M5S per la quale erano stati eletti. Serietà vorrebbe che, in casi come questo, venuto meno il patto politico stretto con i cittadini, si facesse un passo indietro, soprattutto quando ci si è guadagnati il seggio con sole 36 preferenze su un migliaio, altrimenti la democrazia, che tanto ci impegniamo a difendere, perderebbe valore'.
g.leo.