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'Caro Vezzelli, i dolori del sindaco ricadono sui modenesi'

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'Ma ricordo dalla Maletti lo scempio del mettere in piazza la litigiosità con Muzzarelli. E forse domani il Pd dovrà imparare a stare all'opposizione'


'Caro Vezzelli, i dolori del sindaco ricadono sui modenesi'
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Non desidero star qui a duettare con Vezzelli sull'importanza che possono avere i dispiaceri del nostro Sindaco e contestargli l'opinione che sia preferibile ed più adeguato alla bisogna occuparsi ancora una volta di questioni del passato, ormai morte e sepolte, quali sono state, come egli le definisce, la normalizzazione di Maletti e Silingardi e la sua conseguente delusione.

Nello stesso tempo, per parte mia, visto che 'morde' sul radical chic di chi per la prima volta in settant'anni ha portato al ballottaggio il suo (é suo?) partito, vorrei farlo riflettere sulla circostanza più che nota che Modena Attiva non era altro che la costola ambientalista del PD e che era altrettanto facilmente intuibile che i suoi animatori, o, almeno buona parte di essi, intendessero utilizzare quel contesto per farsi spazio all'interno del loro partito, che non avrebbero mai lasciato.

Ne ebbi la certezza quando tentai un abboccamento con Silingardi, ancor prima di avviare il percorso di Per me Modena, per tentare la composizione di una comune lista civica ed egli, cortesemente, declinò con decisione. Onestamente, devo riconoscere che poi, riscontrato il suo insuccesso elettorale. Silingardi si fece da parte, senza 'pretendere' alcunchè, come invece avevano fatto 'altri' prima di lui, che, per cessare le apparenti ostilità, ad esempio ottennero buone commesse pubbliche per Expo modenese. 

Quanto a Maletti, davvero, non desidero dire nulla, oltre a che mi risulta molto, molto difficile immaginare che la gestione dell'assessorato del quale ha avuto la delega, possa avere ispirato una completa fiducia in lei e nella sua imparzialità, Personalmente ho assistito alla 'liquidazione' del servizio di educativa territoriale e delle sue attività preventive. Ad un evidente tensione che la portò ad esternalizzare tutto il possibile.

Come tanti, ho vissuto l'imbarazzo di dover constare, all'atto della competizione elettorale, l'endorsement del mondo cooperativo impegnato nell'assistenza, quello stesso cui, da assessore, conferiva appalti milionari. Poi, lo scempio del mettere in piazza la litigiosità con Muzzarelli, all'atto delle primarie del loro partito.

Comunque, tutto ciò a parte, roba ormai trita e ritrita, se Vezzelli ritiene di non doversi interessare ai 'dolori' del nostro 'non più giovane' Sindaco, sarà probabilmente perché non vede un nesso diretto, e forse neppure indiretto, fra 'come quest'ultimo si sente' e ciò che egli pensa e  fa per noi. Al contrario, io credo invece che un legame ci sia. Eccome.

Mi porta a crederlo il suo modo di comportarsi, nonché quello che sollecita ai 'suoi'.

Arrogante più del solito, certo più di quanto lo porterebbe ad esserlo il suo carattere, certamente impulsivo, ma che comunque, da Sindaco, dovrebbe essere in grado di controllare. Sono portato a pensarlo anche perché, oggi più che prima, tende ad affrettare i processi decisionali che l'amministrazione deve assumere, ma non quelli che hanno a che fare con la normale vita della Città, quelli che comunemente possono essere definiti di ordinaria amministrazione, che sono poi quelli che più direttamente hanno a che fare con la quotidianità dei 'suoi' Cittadini. Le licenze, le autorizzazioni di vario tipo, i servizi sociali, culturali, scolastici etc si mantengono nella consueta, e talvolta non certo esaltante, produttività. Evito di approfondire la situazione delle nostre strade comunali, del nostro verde e dei nostri arredi urbani per non sentirmi male. La stessa cosa si potrebbe dire della nostra mobilità, delle ciclabili distrutte, dell'annosa mancanza di un loro piano strategico generale. Del cui ritardo dovrebbe sentirsi colpevole, perché, se é vero che può essere certo che non sia la mobilità automobilistica la principale causa dell'inquinamento che ci soffoca, è altrettanto vero che una serie adeguata di interventi per limitarla non sarebbero certamente sconvenienti. Ma non quelli spot come i recenti (via Giardini ed Emilia Est) che, più che averli soddisfatti, hanno fatto arrabbiare molti Cittadini.

Di tutto ciò, che pur padroneggiava nel suo programma elettorale, pare che in Sindaco non ne vorrebbe traccia nel dibattito politico generale né tanto meno in quello consigliare. Se talvolta non riesce completamente ad evitarne taluni spunti, é proprio perché gli risulterebbe impossibile aggirare le interrogazioni presentate dai consiglieri oppure rendersi sordo alle sollecitazioni che la Comunità, quando si organizza, rende non più trascurabili.

Poi, quando, per una ragione o per l'altra, avverte di avere il fiato corto su queste vicende, allora da sfogo al suo mantra. Lo sblocca Modena ed il lavoro, come panacea di tutti i mali. E tutti gli altri che sono solo 'contro'.

Di ciò ho già scritto tanto, troppo e non mi dilungo.

Al contrario, non può sfuggire a nessuno che quando all'ordine del giorno del dibattito cittadino compaiono argomenti e proposte che hanno a che fare con taluni mega-progetti aventi in comune l'edificazione di nuove aree, oppure costosissime rivisitazioni architettoniche di alcune zone, e  ancor più quando si affrontano questioni di viabilità extra-urbana di notevole impatto (tipo la Bretella di sinistra fama) il nostro Sindaco pare animarsi di una straordinaria e rinnovata vitalità. In Consiglio allora non si allontana più dall'aula, prende lui stesso la parola, pressoché esclusivamente, dichiara, nella stretta misura di ciò che ritiene necessario, roboanti anticipazioni.

Se un difetto c'è in questo suo attivismo è che, a parte ciò che egli dice, poi, della fattualità degli atti si perdono le tracce. É così per il progetto del S.Agostino del quale si ignora addirittura quale 'versione' sia stata presentata alla Conferenza dei Servizi. Non è noto come proseguiranno, se proseguiranno, le opere edili nell'ex-amcm ... opere edili, perché di quelle programmatorie, semplificando, di 'cosa ci si andrà a fare', non ce n'é proprio neppure una labile traccia.

Tracce si sono perse anche della neo-direttrice del MAV, che nessuno ha visto in giro e che non si sa dove trovare.

Ora, il primo tipo di comportamento, quello, diciamolo così, non troppo puntuale sulle quotidianità cittadine, potrebbe essere motivato da stanchezza, disillusione dovuta ad aspettative (forse anche di feeling con la Città) che non lo hanno gratificato ... insomma a tutte quelle condizioni che ho definito come suoi 'dolori'.

E questi 'dolori', parimenti, potrebbero anche essere la causa prima che gli fa pensare di doversi impegnare a fondo perché possano andare in porto quei 'tali' progetti sui quali, come ama dire, ci ha messo la faccia. Progetti che, guardandosi bene in giro, fra compagni, ex-compagni, oppositori, quasi-oppositori e soprattutto Cittadini, gli fanno pensare di poterne essere il solo realizzatore, condizionato o no che sia dalle 'promesse' fatte o da eventuali interessi o qualsiasi altra cosa lo spinga. Altri, dopo di lui, lasceranno perdere.

In un ipotetico futuro amministrativo, oggi non certo facilmente ipotizzabile se non con la sfera di cristallo, ciò che per conto mio può risultare certo è che il PD locale difficilmente, molto difficilmente potrà contare su una maggioranza in grado di blindare le sue decisioni. Non mi sento, oggi, di credere con assoluta certezza che non sia costretto ad imparare il ruolo dell'opposizione ed anche se, per il rotto della cuffia, dovesse confermarsi il primo partito cittadino, credo proprio che dovrà fare i conti con componenti della sinistra che spero non si accontenteranno più e solo di un posto fra gli assessori ed un posto in Fondazione CDRMO.

Giovanni Finali

 

 

 


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 


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