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Condizionare l'opinione pubblica e fare apparire la guerra come unica leva per salvare la democrazia e la libertà! I soliti ferri vecchi della politica di potenza e dei blocchi contrapposti.
Il cinismo ipocrita della politica si toglie i veli, anche in Italia, schiaccia il movimento per la Pace e si inginocchia davanti al complesso militare industriale e alla sua politica di morte.
La sinistra e il movimento democratico italiani si spezzano in tronconi e gran parte di essi rinnegano la Costituzione e cercano di istituzionalizzare l'ideologia della guerra manipolando la realtà e negando l'analisi seria dei problemi che stanno a monte e che generano le crisi.
L'apparato comunicativo è totalmente schierato... Si confondono il populismo autoritario e il fascismo con la democrazia semplificandoli in unico fronte con i presunti democratici, fronte schierato a mano armata per difendere la libertà, parola magica e retorica svuotata di significati concreti, usata per coprire tutto e il suo contrario.
Decenni di storia della sinistra, i suoi valori politici sociali e il rifiuto della guerra sono buttati nel cestino dei rifiuti.
Questa pseudoclasse dirigente di centrosinistra, come il Pd e Art 1, si è assunta una grave e distruttiva responsabilità storica: collaborerà per il disastro che sta pagando e pagherà ancora di più una popolazione confusa e manipolata.
Speravo di non vedere mai tempi come questi, ma ero in errore. Da anni lo scivolamento si stava realizzando sul piano valoriale, politico, sociale senza serie e robuste alternative di contrasto tranne qualche balbettio di forze politiche e sociali marginali e di un sindacato indebolito e in gran parte istituzionalizzato che fatica a rappresentare le classi subalterne. Abbiamo davanti sentieri aridi e pericolosi... Purtroppo.
Roberto Vezzelli - ex presidente Legacoop Modena
Redazione Pressa
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