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Non condivido l’analisi di Vezzelli. Del resto, a differenza di lui, non solo andrò a votare ma ho anche deciso di rifare la tessera dei Verdi e sostenere la candidatura di Muzzarelli. Scelta difficile perché per sensibilità lessico e valori siamo distanti, ma consapevole. In primo luogo perché i Verdi italiani, con cui iniziai a fare politica nel 1986, e da cui mi allontanai dopo la gestione Pecoraro, hanno in corso una forte azione di rilancio che ho seguito a distanza fino a decidere di ri-aderirvi. Sono il partito con la storia più lunga e il simbolo più longevo. E hanno la capacità di leggere la crisi attuale e di fare proposte concrete, più di qualunque altra forza politica. E come Verdi abbiamo un quadro di riferimento chiaro, il centro sinistra. Per valori e cultura.
Perché siamo per la sostenibilità e per la solidarietà. E saremo sempre alternativi alla Lega e alla destra. In particolare su Modena siamo convinti che potremo orientare le politiche dell’amministrazione. Negli ultimi anni la debolezza del Pd ha lasciato Muzzarelli libero di fare senza avere un reale confronto. Però sbaglia chi pensa che il centro sinistra sia morto. È l’attuale debolezza del PD è un’opportunità per ridefinire il rapporto su basi differenti, aprendo le porte a nuove politiche. Noi saremo impegnati per costruire risultati, discutendo quanto serve, senza mai rinunciare alle nostre convinzioni, consapevoli che la base elettorale del centro sinistra è pronta per un cambiamento radicale sulle politiche che ci stanno più a cuore: zero rifiuti, chiusura inceneritore, meno strade e più ciclabili e TPL, zero consumo di suolo e più riqualificazione urbana. Chi pensa di ottenere di più dalla Lega sbaglia. Chi pensa che destra e sinistra siano uguali sbaglia. Chi sta alla finestra e rinuncia e dare battaglia sbaglia, per questo noi ci saremo, cercando di fare più consiglieri possibile, perché non rinunciano a costruire una Modena europea, sostenibile e solidale.
Paolo Silingardi
Redazione Pressa
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