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'Il Sestante sul fondale', è il titolo dell'instant book del modenese Pietro De Montis sulle elezioni del 4 marzo 2018. “Un viaggio, lungo quasi venticinque anni che attraversa idealmente i fallimenti della 'Seconda' e forse anche della ' Terza Repubblica'.
Come mai un libro sulle elezioni del 4 marzo 2018?
Innanzitutto grazie a “La Pressa” per l’opportunità, non così scontata a Modena. Rispondo dicendo che le ultime elezioni sono state un magnifico “pretesto”, se così possiamo dire, per verificare la bontà di ciò che vado ripetendo ormai da 24 anni: la politica Italiana si trova in uno stato di blocco, a tratti involutivo, focalizzato su un bipolarismo “contra personam”.
Cosa vuol dire?
Voglio dire che non siamo stati capaci di superare lo schema divisivo che ha portato su fronti opposti gli eredi del più grande partito che abbia governato questo Paese nel secondo dopoguerra, unicamente in base ad un giudizio – che solo la Storia potrà dare – o per meglio dire un “pregiudizio” su chi ne abbia raccolto il testimone.
Quindi lei si riconosce nel 'Bipolarismo' degli ultimi vent'anni?
Ho condiviso, a fasi alterne, elementi positivi dell’una e dell’altra parte ma sempre ribadendo la necessità storica di un’unione che - alla luce dei risultati del 4 Marzo e dello stallo Istituzionale che ne è seguito - sembra quasi inevitabile, a meno che non si voglia continuare a ragionare, come sicuramente faremo ancora per molto tempo, secondo uno schema bipolare in una situazione chiaramente tripolare. Un paradosso, secondo me. Di recente, ne hanno parlato anche il Prof. Cacciari su l'Espresso e Antonio Polito sul Corriere: serve un 'nuovo inizio' per i Moderati di questo Paese, che farebbe bene anche alla Sinistra per ritrovare una più chiara identità. Nel libro, parlo anche di questo...
Si sente più “politico” o più “scrittore”?
Scrivo solo per passione e la politica è sempre stata un’interesse, mai una professione.
Vivo benissimo senza la politica, ma malissimo senza la scrittura. Certamente, date le difficoltà nel far tornare a vivere una prospettiva politica che pienamente mi rappresenti, è molto probabile non morirò Democristiano. Spero di averle risposto…
Una previsione: cosa farà Mattarella?
Davvero non ne ho idea, ma spero non intenda proseguire in consultazioni inutili e ripetitive. Mi sembra chiaro che i partiti non siano disposti a ragionare in termini di alleanze di lungo periodo (personalmente lo trovo logico, date le enormi differenze ) e che la sola via percorribile sia un’intesa su pochi punti, compresa la legge elettorale, tra le forze “responsabili” – lontane da Populismo e Qualunquismo - per tornare alle urne il prima possibile e garantire finalmente una maggioranza a questo Paese.
Allora, non resta che cercare “il Sestante sul fondale”…
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