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'L'accoglienza indiscriminata ha a che fare con la carità cristiana?' A porsi la domanda e a dare una risposta negativa è il candidato sindaco della Lega Stefano Prampolini.
'Oggi ho avuto il piacere e l’onore di presenziare come promotore a un incontro tenutosi presso l’Auditorium Ascom di Modena dal titolo “carità e accoglienza”, a cui hanno partecipato come relatori anche il professor Giovanni Turco (Docente di Teoria dei diritti umani presso l’Università di Udine che ha illustrato il pensiero politico di San Tommaso d’Aquino), l’avvocato Costantino Righi Riva, candidato sindaco per il Comune di Formigine per la coalizione di centro-destra (di ritorno da un viaggio che ha appena compiuto nel Benin, poverissimo piccolo Stato dell’Africa occidentale), e il dottor Emiliano Occhi (candidato per la Lega al Parlamento Europeo che ha illustrato i punti cardine del suo programma).
Nel mio intervento ho evidenziato prima di tutto l’enorme e incontrollata crescita demografica che caratterizza il continente africano, a cui fa da contraltare il calo delle nascite che caratterizza l’Europa e in particolare l’Italia. I dati sulla crescita della povertà anche in zone tradizionalmente ricche come le nostre sono allarmanti, dato che in base a una recente indagine resa nota proprio ieri a livello locale il 6% dei modenesi fatica a permettersi un pasto adeguato ogni giorno - afferma Prampolini -. Pensare di fermare il trend demografico negativo incoraggiando gli sbarchi di “migranti” sulle nostre coste, e sperare poi di integrare soggetti spesso privi di qualsiasi istruzione e incapaci di svolgere un mestiere, è quindi una scelta contraria non solo alle regole del buon senso, ma allo stesso spirito cristiano o a ciò che viene impropriamente e laicamente definita “solidarietà”, dato che significa sradicarli dalle loro terre e gettarli in pasto alla criminalità organizzata, che li usa cinicamente come schiavi'.
'Compito di chi governa una comunità – città, regione o nazione - è aiutare prima di tutto chi gli sta vicino, ovvero i propri concittadini bisognosi; poi eventualmente pensare a chi viene da lontano e mette piede sul suolo italiano accampando spesso diritti e non doveri. In altre parole, fermo restando che chi scappa realmente dalle guerre e ha diritto ad avere asilo politico deve essere salvato dalla morte, non esiste un diritto a “migrare” per inseguire l’illusione di un tenore di vita migliore, come sostiene una “sinistra” sempre più lontana dalla gente - chiude Prampolini -. Come ho appreso oggi da chi di persona si è recato in Africa e ha visto coi propri lo stato di tremenda arretratezza di quelle terre, occorre che l’Europa si svegli e anziché incoraggiare l’immigrazione incontrollata favorisca a livello internazionale un piano di sviluppo per l’Africa, portandovi infrastrutture, ospedali e scuole. Ma per quanto mi riguarda, lo ripeto, pensare prima ai modenesi è un dovere morale e una priorità. Fidatevi di me'.
Redazione Pressa
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