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'Bisogna fare una premessa ed essere estremamente sinceri, senza prendere in giro nessuno. Nel 2024 i sistemi delle Fiere, per essere competitivi, devono lavorare sulla costruzione di reti ampie che siano in grado di garantire sostenibilità economica e competitività. Basti pensare che una Fiera per essere sostenibile deve avere un fatturato almeno di 30 milioni di euro all’anno. Dal momento che le Fiere sono enti economici e devono operare sulla base di questa logica, la difesa della dimensione localistica delle Fiere comporterebbe inevitabilmente un enorme sacrificio di risorse da parte degli enti locali pubblici. Sacrificio che, comprensibilmente, Comuni e Province non possono sobbarcarsi con i loro attuali bilanci. Ecco perché la scelta fatta a suo tempo sulla Fiera, oltre che inevitabile per legge, era giusta nella prospettiva di fare asse con un polo fieristico più ampio'.
Così il sindaco di Modena Massimo Mezzetti interviene sull'annullamento di Skipass. E nel farlo ufficializza il fatto che il suo predecessore, Muzzarelli, sapeva della notizia, ma evidentemente ha preferito non comunicarla. Una ennesima frecciata da parte dell'attuale primo cittadino, a Muzzarelli.
'Detto ciò, prendo atto – seppure con rammarico e preoccupazione per il legame della manifestazione con il territorio - della decisione di Bologna Fiere, volontà già comunicata alla precedente amministrazione. Sono motivazioni di natura economica quelle che hanno portato alla determinazione di annullare Skipass, manifestazione che da anni era in difficoltà economica e finanziaria e che da tempo registrava un crescente disinteresse da parte degli stessi espositori, a seguito anche del cambiamento profondo della tipologia di frequentazione del nostro Appennino. Va quindi colta questa brutta notizia come occasione per elaborare una nuova strategia che sia utile a tutti, dalla nostra Fiera all’intera provincia modenese e segnatamente ai Comuni montani. Per questo motivo l’idea di portare in città uno o più eventi che promuovano un turismo non più legato strettamente alla stagione invernale, ma a un’esperienza che duri tutto l’anno, è una buona base su cui iniziare un lavoro condiviso, anche per cogliere gli ottimi risultati dell’afflusso turistico a Modena e metterli a disposizione di un percorso di rinascita dell’Appennino'.
Redazione Pressa
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