Stop a Skipass, Braglia stupito: 'Appreso dai giornali, brutto segnale per un territorio che sta investendo'

Levata di scudi da Provincia e Confercenti all'indomani dalla notizia dell'annullamento definitivo della fiera della montagna e degli sport invernali a Modena. Confesercenti: 'Motivo di forte preoccupazioni'. Vaccari (PD): 'Si trovino soluzioni alternative'
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Skipass, manifestazione nata nel 1994 per una iniziativa di Luigi Belluzzi da un’idea di Tonino Mondini, ideatore di Casa Modena e di Casa Italia ai tempi di Alberto Tomba, aveva conosciuto negli anni picchi di popolarità e di affluenza per lunghi periodo. Gli ultimi anni avevano registrato un calo sia dell'offerta sia delle domanda, ma soprattutto una assenza di novità. In sostanza le premesse potevano esserci, ma la comunicazione dello stop definitivo ha stupito, soprattutto perché decontestualizzata da una cornice generale sul settore e sullo stato di Modena Fiere, dopo l'abbandono del comune di Modena di fatto fagocitata da Bologna Fiere e senza alternativa. 'Allarmante è che una decisione così strategica per l’intera provincia modenese sia stata presa senza aver pianificato alternative e strategie, con gli amministratori locali e con gli operatori di settore, in un periodo di forte cambiamento dell’offerta turistica che vede i Comuni montani impegnati nella progettazione di politiche di sviluppo e rilancio della montagna, anche grazie al recente riconoscimento dell’Appennino modenese come Area interna che consentirà ai 18 Comuni montani di beneficiare di risorse per oltre 11 milioni di euro proprio per queste azioni' - chiude Braglia.
A dicembre 2022 è stata approvata la delibera annuale sulle partecipazioni societarie della Provincia di Modena, che ha previsto l’uscita da Modena Fiere, decisione obbligata poiché con i passivi di bilancio (di Modena Fiere) dei quattro anni precedenti, la legge non consentiva ai soci pubblici di proseguire nella partecipazione societaria. Assoturismo Confesercenti Modena esprime preoccupazione per la cancellazione della fiera dedicata agli sport invernali. 'Skipass negli anni è diventato un appuntamento importante per il nostro territorio e la sua cancellazione è una grave perdita per Modena e provincia. La fiera, in questi 30 anni ha valorizzato e promosso il nostro Appennino oltre al turismo invernale e gli sport sulla neve. La sua cancellazione ci porta a fare una riflessione proprio per quel che riguarda gli sport invernali e la promozione turistica del territorio in inverno. Negli ultimi anni infatti, i cambiamenti climatici hanno impattato parecchio sulla montagna, sia per quel che riguarda gli sport invernali, con la neve che si fa vedere sempre meno, sia per quanto riguarda le imprese del turismo che stanno rivedendo le attività da proporre. Infatti, dove prima c'erano attività legate alla neve, adesso stanno prendendo sempre più piede camminate, attività all'aperto, percorsi enogastronomici e gite nei borghi dell'Appennino, alla scoperta della storia e della cultura locale. È necessario quindi aprire un confronto con le istituzioni locali e regionali per trovare una soluzione e una valida alternativa a Skipass, che per anni ha contribuito in modo positivo a creare un importante indotto economico per il nostro territorio'. E di necessarie soluzioni alternative parla anche il deputato Pd Stefano Vaccari che indirettamente risponde alle critiche del centro destra rispetto al contestato disimpegno degli enti locali: 'Le destre non ci diano lezioni di come si lavora per la comunità, e sarebbe anzi bene che ricordassero che i 18 Comuni del territorio provinciale che fanno parte dell’Area montana interna ‘Stami’ stanno investendo risorse importanti proprio per il rilancio dell'Appennino e l'appuntamento con Skipass, da trent'anni riferimento per la promozione turistica di settore, era determinante come fattore di visibilità e conoscenza'.
'Al di là delle valutazioni di carattere economico - prosegue e conclude Vaccari - è preoccupante la scelta di Bologna Fiere di non voler investire su questo tipo di iniziativa, e l'auspicio è che si trovino altri vettori di traino, indispensabili per il territorio modenese e non solo. Siamo al fianco degli amministratori locali, degli operatori di settore e di quanti investono nel turismo invernale, e il nostro impegno è quello, fin da ora, di trovare soluzioni alternative ed efficaci per questa preoccupante situazione'.
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