Lambruscolonga
e-work Spa
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
progettiQuelli di Prima

Aemilia, dopo la fotografia dei Sergio, ecco i capicosca emiliani

La Pressa
Logo LaPressa.it

A Gianluigi Sarcone, il pentito Valerio attribuisce un ruolo specifico: 'la mente che diversficava gli affari', citando poi 'appalti nella Bassa modenese e a Bologna e su quello si sviluppavano altre cose: usura, falsa fatturazione estorsione'


Aemilia, dopo la fotografia dei Sergio, ecco i capicosca emiliani
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Nuovi retroscena criminali, ma soprattutto il 'ritratto' dei fratelli Sarcone (Nicolino, Giuseppe, Carmine e Gianluigi) che governavano la 'succursale' reggiana della cosca di Cutro e di Michele Bolognino, che gestiva gli affari illeciti in provincia di Parma. Questi i contenuti della deposizione fiume del pentito Antonio Valerio al processo Aemilia, proseguita questa mattina nell'udienza svolta nel tribunale di Reggio Emilia. Collegato in video dal sito riservato in cui vive, Valerio afferma sui Sarcone: 'La 'locale' di Reggio Emilia e' loro. Sono i reggenti della 'ndrangheta a Reggio Emilia'. In particolare, Nicolino Sarcone era 'il padrino' mentre gli altri tre fratelli avevano un grado oltre 'la santa' e brillavano anche di luce riflessa. A Gianluigi Sarcone, il pentito attribuisce un ruolo specifico: 'la mente che diversficava gli affari', citando poi 'appalti nella Bassa modenese e a Bologna e su quello si sviluppavano altre cose: usura, falsa fatturazione estorsione'.

I Sarcone, insieme ad Alfonso Diletto, erano anche deputati a gestire le eventuali relazioni con altre organizzazioni criminali come la Camorra. Collocato temporalmente dopo il 2004, quando con la morte del vecchio boss Antonio Dragone Nicolino Grande Aracri consolido' il suo potere, il resoconto di Valerio tratta di nuovo di progetti di omicidi pianificati a Reggio Emilia. Infatti 'c'era sempre collaborazione tra Cutro e Reggio Emilia, se si doveva fare qualcosa, come finanziare un omicidio (200, 300.000 in media, ndr) ci si aiutava perche' siamo dello stesso ceppo'. 

Nei piani sanguinari riportati dal testimone c'e' quello che vedeva nel mirino Angelo Salvatore Cortese, oggi anche lui 'pentito per amore', reo di dare fastidio perche' si 'stava allargando troppo'. Lo aspettarono in un cantiere nel reggiano ma Cortese non si presento' sul luogo dell'agguato.

Centro' invece il bersaglio nel 2008 l'attentato nella frazione Papanice di Crotone contro Luca Megna, figlio di uno storico boss locale. Fu ucciso perche' 'non potevano esserci due bastoni a comandare'. L'episodio introduce anche la figura di Michele Bolognino, graduato con 'la santa' e schierato all'inizio proprio con i Megna, che entro' in affari in Emilia dopo aver conosciuto i fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, oggi imputati. Le sue attivita' erano all'inizio: 'Noleggio auto e scambio di coppie'. Bolognino, spiega Valerio, entro' nella cerchia di Grande Aracri 'di fatto, grazie al nostro passaparola'. Il boss tra l'altro gli avrebbe perdonato anche l'omicidio di Francesco Capicchiano, uomo di Grande Aracri che partecipo' all'omicidio Megna e che Bolognino (secondo quanto Valerio ha riferito di aver saputo da Roberto Turra') vendico'. 'Grande Aracri vide che Bolognino sapeva sparare e faceva affari. Tanto- dice il pentito- quando non gli serviva piu' sapeva lui che doveva farci'.

Ricordiamon che pochi giorni fa Valerio ha ricostruito le dinamiche della 'Ndrangheta a Reggio Emilia a partire dagli anni '70. Il racconto ha toccato anche direttamente l'attuale dirigente all'urbanistica del Comune di Modena Maria Sergio. 'Imperversavano diverse famiglie mafiose negli anni 70 a Cutro. Si parte 50 anni fa e da allora si ricostruisce anche il mio vissuto a Reggio'. E il primo nome che fa Valerio è quello di un Sergio 'parente della sindachessa e consorte del sindaco di Reggio Emilia'.


Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato ..   Continua >>


 
 


Contattaci
Quelli di Prima - Articoli Recenti
... E ci passavi cosìtanto tempo che..
Per poi ritornare...
03 Gennaio 2014 - 23:39
Libera, le consulenze di Enza Rando
L'avvocato, membro del cda Crmo, nel 2015 ha avuto da Bonaccini un incarico da 25mila euro
02 Gennaio 2014 - 19:36
Quando la Rando scrisse che Prima ..
Le consulenze da migliaia di euro della Numero 2 di Libera
02 Gennaio 2014 - 18:25
Dia: 'Mafie integrate in Emilia'
Cutresi ?perfettamente integrati? E la Camorra ora à più presente?
02 Gennaio 2014 - 13:54
Quelli di Prima - Articoli più letti
Libera, le consulenze di Enza Rando
L'avvocato, membro del cda Crmo, nel 2015 ha avuto da Bonaccini un incarico da 25mila euro
02 Gennaio 2014 - 19:36
Quando la Rando scrisse che Prima ..
Le consulenze da migliaia di euro della Numero 2 di Libera
02 Gennaio 2014 - 18:25
Dia: 'Mafie integrate in Emilia'
Cutresi ?perfettamente integrati? E la Camorra ora à più presente?
02 Gennaio 2014 - 13:54
Brindiamo tutti con Casari
Che non manchino mai sorrisi e vittoria
01 Gennaio 2014 - 20:06