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In Regione Emilia-Romagna si parla di violenza sulle donne e i minori. Ed ecco che il consigliere regionale di Forza Italia Enrico Aimi sbotta: 'Anche gli uomini subiscono violenze: in quale categoria vengono inserite, visto che si parla sempre di donne e minori?'. Il soccorso gli arriva allora, durante l'informativa tenuta questa mattina in commissione dagli assessore alla Sanita' Sergio Venturi e alle Pari Opportunita' Emma Petitti, da Roberta Mori del Pd. 'Noi- ha detto la presidente della commissione Parita'- parliamo sempre di violenza di genere, anche se poi la violenza sulle donne e' piu' frequente.
Ma viviamo in una societa' in cui esiste uno stereotipo di un 'maschio' forte, quando in realta' anche l'uomo puo' essere vittima. Sicuramente, pero', il tema della violenza sulle donne e' preponderante'.
Nel suo intervento Petitti ha spiegato come al centro del lavoro messo a punto sulla violenza a donne e minori ci sia la 'prevenzione, quindi la necessita' di lavorare sui messaggi che arrivano ai giovani' oltre che un aspetto prettamente giuridico, cioe' le 'punizioni per chi commette reati di questo tipo'. È stata avanzata anche la richiesta di ripartire fondi per i centri antiviolenza 'e la ripartizione c'e' stata'. Il tecnico della Regione Anselmo Campagna ha spiegato che le 'Aziende sanitarie che hanno risposto alla nostra richiesta di avere un quadro dettagliato dei dati sulle violenze sono quattro in tutto'. Ma si cerca di 'avere una copertura ampia sul territorio per quanto riguarda i percorsi di assistenza, sia per le donne che per i minori. In piu' nel corso del triennio si sono svolti 50 eventi formativi su questo tema'.
L'assessore Venturi ha chiesto, inoltre, 'incontri periodici per venire a relazionare sull'attivita' svolta', richiesta accolta da Mori. Il consigliere Pd Mirco Bagnari ha domandato spiegazioni sul basso numero di aziende che hanno reso noti i dati: 'Spero che aumentino perche' serve un quadro preciso e dettagliato sui dati'. Osservazione a cui si sono associati anche i consiglieri della Lega Nord Daniele Marchetti e Silvia Prodi di Mdp, mentre la capogruppo Movimento 5 stelle Raffaella Sensoli ha spiegato come 'le azioni di prevenzione sono importanti, ma i numeri piu' elevati di violenza si verificano in casa, con anche una sopraffazione psicologica: in questo senso, bisognerebbe agire sulla consapevolezza delle donne, che spesso non conoscono i loro diritti e restano succubi'.
Anche Yuri Torri (Sinistra Italiana) ha richiesto una maggior 'puntualita' nella diffusione dei dati. Ed e' importante che ci sia anche piu' apertura nei vari settori della societa', a partire dall'istruzione'. Da Nadia Rossi, altra consigliera Pd, e' arrivata invece la richiesta di 'prevedere percorsi di recupero per uomini violenti. Inoltre si deve affrontare la carenza di ginecologi e, infine, sara' fondamentale sottoscrivere un protocollo con le scuole perche' non sia lasciata ai singoli istituti la responsabilita' di affrontare queste tematiche'. E l'assessore Petitti ha rassicurato: 'Abbiamo gia' incontrato l'ufficio scolastico regionale'.
Redazione Pressa
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