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'Abbiamo presentato 166 emendamenti al decreto sull'alluvione. Proposte basate sul confronto avuto in queste settimane con le popolazioni colpite, con le aziende, con gli enti locali. Si tratta di puntuali norme che possono dare sostanza al provvedimento dopo i molti ritardi, colpevoli e non spiegabili, del governo': così Stefano Vaccari, insieme ai parlamentari emiliani, e agli altri colleghi del Partito Democratico della commissione Ambiente e negli altri territori colpiti dall'alluvione.
'Per quanto riguarda la struttura commissariale, dopo il grave ritardo per cui dopo 45 giorni ancora non è stato fatto niente, il governo deciderà oggi con l'unico obiettivo che questa sia efficace e efficiente. La condizione perché ciò avvenga è che debba essere organizzata proprio sulla base di una filiera istituzionale, del tessuto sociale, delle imprese, dei comuni, degli enti locali e della Regione.
Decisioni centralistiche e senza protagonismo dei territori, così come è normale che debba essere per una calamità di questo tipo e come è stato per il terremoto, creerebbero enormi difficoltà'.
“I nostri emendamenti – proseguono i Dem - riguardano 5 ambiti di intervento. Per la messa in sicurezza del territorio e ripristino delle infrastrutture: il rifinanziamento per oltre 2 miliardi del fondo emergenze nazionali prima delle piogge autunnali; 1 miliardo per il ripristino della viabilità di oltre 700 strade distrutte o seriamente danneggiate. Per il sostegno ai settori produttivi: ristori del 100% del danno subito e per la mancata produzione in agricoltura, rafforzare il Fondo di Garanzia per le PMI. Per Lavoratori e famiglie rafforzamento delle misure di agevolazione tariffaria delle utenze; 25 milioni per sostenere l'affitto nelle zone alluvionate; di rifinanziare il fondo nazionale affitto e il fondo per la morosità incolpevole. Per gli Enti locali: 1 miliardo per il ristoro degli enti locali a fronte delle spese sostenute per l'emergenza e per i mancati introiti (IMU e TARI); rafforzamento organici degli enti pubblici per la gestione delle attività necessarie a fronteggiare i danni e la ricostruzione. Per sanità e istruzione: ripristino e consolidamento delle strutture sanitarie danneggiate, delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali; riconoscimento dell'attività di volontariato svolto nelle zone alluvionate ai fini della possibilità di riconoscimento dei crediti formativi nelle scuole superiori e nelle università e massimo impegno per garantire la ripresa dell'attività scolastica a settembre'.
Vaccari conclude poi con un affondo alla destra: “La nostra regione non merita forse un trattamento diverso? Insieme all’attività di noi parlamentari, dal proprio canto, il Presidente Bonaccini ha presentato l’elenco degli interventi necessari in anticipo di oltre 40 giorni rispetto ai 90 stabiliti dall’Ordinanza nazionale di protezione civile n.992, emanata lo scorso 8 maggio, che gli dava tempo fino all’8 agosto. Tutto questo mentre il Tavolo permanente di coordinamento per l’emergenza, attivato dal Ministro Musumeci, è stato convocato dallo stesso Ministro una sola volta in tutto il mese di giugno, come se la complessità della situazione e le risposte da dare non richiedessero un confronto costante”.
Redazione Pressa
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