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E' scontro anche in Consiglio comunale a Modena tra Pd e Fdi sul tema alluvione. Il dibattito a distanza è tra il capogruppo Fdi Luca Negrini e quello del Pd Diego Lenzini.
'Avvoltoi - scrive Lenzini. La strumentalizzazione politica nei confronti delle istituzioni locali, mossa da Fratelli d'Italia e in particolare dell'onoroveole e consigliera comunale Dondi, su una tragedia nazionale come le alluvioni che stanno colpendo diverse regioni, tra le quali l'Emilia- Romagna, è inaccettabile. Ancora nel bel mezzo dell'emergenza con Protezione civile, vigili del fuoco, forse dell'ordine e istituzioni al lavoro e migliaia di persone sfollate, viene fatta una becera strumentalizzazioni da campagna elettorale offensiva non tanto per i sindaci ma per chi ha dovuto abbandonare la propria casa. Il Governo, rallentando i finanziamenti per le ricostruzioni e i ristori dopo maggio 2023 prima lascia la regione e le comunità locali sole a far fronte all'emergenza, per poi dire che non è stato fatto abbastanza.
Le accuse mosse da Fratelli d'Italia sono un tentativo di distogliere l'attenzione dalle proprie responsabilità, ma le cittadine e i cittadini hanno buona memoria.
Nonostante le difficoltà e questo governo, regione ed enti locali hanno dimostrato grande efficienza nell'affrontare l'emergenza, mettendo in atto misure preventive che hanno limitato i danni. Questo dimostra come le risorse siano state gestite in modo efficiente a livello locale. È urgente che il Governo cambi rotta e collabori con gli enti locali per garantire una ricostruzione rapida ed efficace. I cittadini dell'Emilia-Romagna non possono più aspettare'.
Parole alle quali replica in modo netto Negrini.
'Alle uscite a vuoto di Lenzini siamo abituati e, solitamente, sorridiamo nel non commentarle, ma quando si tratta di offese la questione è molto più seria. Delle due l’una: o Lenzini mente sapendo di mentire o il suo è un tentativo mal riuscito e fuori luogo che include un’offesa, tra l’altro, gravissima - afferma Luca Negrini -.
Lenzini si vergogni e faccia i conti con la realtà, ovvero che il Partito Democratico ha fallito totalmente in questa Regione e in tanti territori di essa (tra questi anche Ravenna guidata da De Pascale) in termini di politiche ambientali. Se ne faccia una ragione ed eviti di abbassare il livello della discussione politica e di dare degli avvoltoi a rappresentanti delle istituzioni e di Fratelli d’Italia nel triste tentativo di mistificazione della realtà. Vorremmo vedere la stessa grinta in Lenzini nel chiedere ai suoi colleghi di partito, che tanto raccontano il buon governo del territorio, come mai dei 230 milioni di euro messi a disposizione dal Governo per la sicurezza dei fiumi e argini ne sono stati messi a terra solo 49 milioni; come è possibile che a causa di politiche fallimentari si sia arrivati a subire la seconda alluvione in 16 mesi con fiumi che hanno rotto negli stessi identici punti della prima'.
'Queste sono le domande che deve fare Lenzini, con la stessa forza e convinzione con cui fa finta di non essere parte di un fallimento sotto molti aspetti anche ideologico che ha portato nuovamente enormi disastri per gli emiliani-romagnoli. Lenzini si faccia un piacere: taccia. Noi non vogliamo alimentare polemiche che in questo momento non servono, ma vogliamo portare alla luce i numeri per permettere a chiunque di farsi un’idea precisa. 181 milioni non sono stati utilizzati dalla Regione. Al posto di urlare allo sciacallaggio, Lenzini chieda il perché di questa scelta e soprattutto si chieda: se fossero stati utilizzati quei 181 milioni, si sarebbe giunti al punto in cui siamo? Lo faccia con onestà intellettuale. Lo faccia nel rispetto di chi vive nuovamente attimi drammatici, ovvero le popolazioni colpite da questa evitabile tragedia a cui nuovamente va la nostra totale vicinanza'.
Redazione Pressa
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