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Alluvione Nonantola, ministro Boccia: 'Useremo modello di Bastiglia'

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Boccia ha annunciato anche l'utilizzo delle risorse del Recovery Fund proprio per la sicurezza idrogeologica del territorio


Alluvione Nonantola, ministro Boccia: 'Useremo modello di Bastiglia'
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Sopralluogo questa mattina a Nonantola del presidente della Regione, Bonaccini, del ministro Boccia e del capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Borrelli dopo la alluvione del 6 dicembre. Con loro il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Baruffi, e l'assessora regionale, Priolo. Dalla scuola elementare Nascimbeni, insieme al sindaco Nannetti, Bonaccini e Boccia hanno annunciato l'adozione per i rimborsi del modello-Bastiglia, il Comune colpito dalla alluvione nel 2014. Boccia ha annunciato anche l'utilizzo delle risorse del Recovery Fund proprio per la sicurezza idrogeologica del territorio.

Durante l’incontro il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, ha annunciato la firma di un’ordinanza che garantirà l’attivazione di primi interventi a favore delle comunità colpite. Riguarderà la sospensione dei mutui e l’avvio del percorso per il riconoscimento dei primi risarcimenti per le centinaia di famiglie e aziende danneggiate dall’alluvione con un tetto di 5mila euro per i privati e 20mila per le imprese, sulla base della ricognizione già avviata dal Comune.

L’ordinanza, che individua anche il presidente Stefano Bonaccini come commissario per l’emergenza, fa seguito al riconoscimento dello stato d’emergenza nazionale deciso dal Governo lo scorso 24 dicembre, che ha permesso un primo stanziamento di 17,6 milioni di euro. Insieme al ministro Boccia, è stato deciso di valutare la possibilità di un emendamento che riguardi le zone colpite sul modello di quanto già fatto per l’alluvione del 2014. 

Inoltre, la Regione ha già annunciato uno stanziamento straordinario di 2 milioni di euro sotto forma di ristori per le attività commerciali, già duramente colpite dalle misure di restrizione dovute alla pandemia. A questi andranno ad aggiungersi le risorse finanziate dalle Camere di Commercio e l’ulteriore quota prevista all’interno dei ristori definiti dal Governo sempre per l’emergenza Covid. 




L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sulle opere di messa in sicurezza dell’intero nodo idraulico di Modena.

Un piano da circa 115 milioni di euro, che l’Emilia-Romagna ha intenzione di inserire all’interno del pacchetto di progetti che potranno essere finanziati con il Recovery Fund. Circa 170 milioni di risorse già programmate e in parte realizzate per l’ampliamento delle casse di espansione e di altri interventi di arginatura e miglioramento delle strutture nell’area del Panaro, del Torrente Tiepido e del Canale Naviglio. 

“Con la nostra presenza rispettiamo l’impegno che avevamo assunto già nelle ore successive all'alluvione- ha sottolineato il ministro Boccia-. Lo stato d'emergenza è solo un punto di partenza di un percorso che non può limitarsi a gestire le urgenze: lo dobbiamo a queste comunità, provate dalle drammatiche conseguenze dell’alluvione dopo un anno già così duro. Oggi porto la vicinanza dello Stato e un messaggio che non ci fermeremo, ma faremo tutto ciò che è necessario fare. Questa mattina ho avuto la visione plastica di uno di quegli investimenti che non può non essere oggetto di un impegno assoluto anche attraverso il Recovery Fund: o facciamo interventi che mettono in sicurezza comunità come queste oppure non facciamo fino in fondo il nostro dovere”. 





La visita arriva dopo la dichiarazione di stato di emergenza nazionale accolta dal Governo giovedì 24 dicembre, dopo poco più di due settimane dalla rotta del Panaro.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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