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'Ritardi e soldi a disposizione, spesi male e per progetti che hanno replicato le criticità che in Romagna già avevano provocato una devastante alluvione. A Modena, dopo due alluvioni in 10 anni, solo costosi interventi tampone mentre siamo ancora all'anno zero sulle grandi opere infrastrutturali per l'adeguamento delle arginature più a rischio, come quelle del Panaro cedute nel 2020, e soprattutto delle casse di espansione. Opere che garantirebbero di gestire normali precipitazioni non in termini emergenziali, con enormi disagi per la comunità, come per l'ennesima volta si è ripetuto in queste ore. I fondi dati dal governo per il post alluvione di Nonantola 2020 sono sul conto corrente della Regione, fermi da allora come gran parte di quelli per il post esondazioni della Romagna.
E' chiaro che così non si può andare avanti'.
Così il Vicecoordinatore regionale di Forza Italia e candidato alle elezioni regionali Antonio Platis commenta l'evento alluvionale in Romagna, con la rottura di diversi argini diversi dei quali ricostruiti a seguito dell'alluvione del 2023. Un elemento che non poteva che entrare con forza nel dibattito politico in vista delle elezioni regionali.
'Il candidato De Pascale, già alluvionato a causa della mancata o incompleta manutenzione del territorio amministrato dai sui compagni di partito, non ha alcuna credibilità e possibilità di cambiare le cose, visto che rappresenta ed è sostenuto da quella parte politica e da coloro che il problema, nel corso degli anni, lo hanno generato e moltiplicato.
I ritardi nelle grandi opere infrastrutturali, dagli invasi alle casse di espansione, alla manutenzione degli alvei, sono realtà. I pochi progetti avviati salgono agli onori delle cronache, vedi il recente caso Marzaglia, solo per la mancanza di coordinamento e per l'approssimazione dei lavori che hanno visto disboscare un'area sbagliata. Bonaccini ha abbandonato la Regione ed è fuggito in Europa, ma le sue responsabilità politiche sul disimpegno negli ultimi 10 anni sono ancora realtà all'ombra delle due torri e della Ghirlandina. Una realtà che auspichiamo - conclude Platis - faccia aprire gli occhi anche agli elettori del PD che come tutti gli emiliano romagnoli meritano amministratori che prendano in mano per davvero, e non per propaganda, un problema che rischia di compromette il futuro economico e sociale della nostra regione'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>