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Ogni anno gli stessi problemi. Vuoi perché il raccordo e lo scambio di informazioni con le scuole non avviene come dovrebbe o perché le risposte dei diretti responsabili, gestori diretti del servizio (Seta), e controllori della qualità del servizio (Amo), non sono riusciti a dare risposte efficaci. La conferma quest'anno, nella prima settimana di scuola, con migliaia di studenti obbligati a rimanere a piedi per bus urbani ed extraurbani sovraffollati. Per questo oggi, in provincia, il Presidente Tomei aveva convocato i vertici di Seta ed Amo per fare il punto sulle cause dei disservizi e per prospettare azioni risolutive almeno per il prossimo anno scolastico.
Per i diretti interessati (Seta ed Amo, rappresentati rispettivamente da Francesco Patrizi, amministratore delegato, e da Andrea Burzacchini, amministratore unico), i problemi potrebbero risolversi con più risorse ed un tavolo di confronto (chiamato cabina di regia), più ricco di informazioni anche relativi agli orari provvisori.
In pratica ciò che si doveva e potere fare prima, in considerazione anche delle previsioni possibili legate al maggior e noto numero degli iscritti agli istituti superiori, ma evidentemente non è stato fatto
Ed è così che preso atto dei disagi a disagi ormai risolti non tanto da azioni incisive ma dalla normalizzazione degli orari, ecco che viene proposta per il futuro, una cabina di regia 'per prevenire tempestivamente le criticità in occasione dell'avvio dell'anno scolastico al quale parteciperanno i gestori del servizio, Amo, scuole ed enti locali'
Francesco Patrizi, amministratore delegato di Seta, ha confermato che 'il problema principale è rappresentato dagli orari ancora provvisori e i diversi casi dei cambiamenti di orario non previsti.
La situazione, comunque, sta migliorando e si assesterà appunto con gli orari definitivi; nel frattempo, in condivisione con Amo, abbiamo potenziato il servizio su diverse tratte critiche, operando una parziale riorganizzazione in via eccezionale nelle prime settimane del nuovo orario, anche se - ha precisato Patrizi - non è con le corse aggiuntive che si risolve il problema, servono anche risorse per potenziare il servizio nel suo complesso'.
Insiste su una visione globale del servizio insistendo sulla necessità di comportare modifiche nel complesso del sistema del trasporto pubblico che deve rispondere ad una vasta fascia di utenza, non solo di studenti, Andrea Burzacchini, amministratore unico di Amo, ha presentato le proposte di Amo e Seta per un «tavolo congiunto con le scuole a inizio settembre, per permettere una eventuale riprogrammazione tempestiva del servizio nei casi di maggiore difficoltà».
Il parere dei sindaci, tutti d'accordo: 'Troppi disagi, servono nuova azioni'
Nel corso dell'incontro nella sede della Provincia sul trasporto pubblico locale e l'avvio delle scuole sono interventi diversi sindaci e assessori, tra cui Federica Nannetti, sindaca di Nonantola, la quale ha evidenziato le diverse segnalazioni ricevute dai cittadini relative soprattutto a problemi di sovraffollamento; Maria Costi, sindaca di Formigine, ha concordato con la necessità di «programmare una strategia specifica in occasione dell'inizio delle scuole», tema condiviso da Gianfranco Tanari, sindaco di Zocca, il quale ha sollevato il tema più generale della mancanza di risorse per rispondere a una domanda in aumento in particolare dagli studenti che sono in costante crescita; Corrado Ferroni, sindaco di Pievepelago, ha colto l'occasione per sottolineare l'importanza del trasporto pubblico per il futuro della montagna, mentre Roberto Solomita, sindaco di Soliera, dopo aver esposto le difficoltà emerse, ha riproposto il tema della carenza di risorse, tema ripreso anche da Maurizia Rebecchi, sindaca di Ravarino, e da Marco Truzzi assessore ai lavori pubblici del Comune di Carpi; infine Patrizia Sgarbi, assessora alla Mobilità del Comune di Medolla, ha chiesto uno sforzo ulteriore per migliorare in particolare sul problema dei sovraffollamenti e la puntualità dei mezzi.
Il sindaco di Modena, comune che sede di istituti frequentati da studenti di tutta la provincia, ha sofferto maggiormente del problema del sovraffollamento e dei disservizi, con migliaia di studenti impossibilitati ogni giorno a salire su bus sovraffollati, non era presente al tacolo