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Andrea Nanetti, il militante della Lega aggredito nella zona della Pomposa a Modena due anni fa da un gruppo di persone che ne avevano condannato la sua passione per il Carroccio, abbandona il partito di Salvini per passare a Fratelli d'Italia.
'A Roma per Io Apro, madri e padri di famiglia disperati e, disarmati, chiedevano solo di lavorare. E il governo li ha fatti manganellare. Ha respinto emendamenti FdI, come quello per la devoluzione delle risorse Cashback (la guerra al contante) in aiuto dei lavoratori in miseria. E la Lega si è astenuta.
Per di più, lunedì hanno impedito di manifestare, demonizzando e bloccando l’arrivo di decine di pullman. Come nei regimi - afferma Nanetti -. Ho partecipato alle manifestazioni Io Apro in Emilia, che la Lega appoggiava, a parole. Ma ora, nel governo repressivo, per 4 poltrone minoritarie, c’è pure Salvini.
Questa non è più la “mia” Lega. Nel 2018 aderii ad un partito sovranista, “elezioni subito” “Mai con il PD”. L’abbiamo dimenticato? Io no. Al teatrino Lega, che governa con le finte sinistre e, contemporaneamente le critica, non ci casco'.
'Sono stato a fianco dell’ex “capitano” molte volte, scortandolo in Emilia. Per cui ho rischiato, come nel luglio 2019 a Modena, quando ho subito un agguato (in 7 contro me), ne è in corso il processo (prossima udienza 1 giugno). Poi scritte minatorie sui muri e pure le note minacce di morte per posta.
Tuttavia per ciò in cui credo, sono disposto a rischiare. Ma per i complici dell’oppressione ai più deboli: no. Oggi con l’alibi dell’emergenza nazionale, Salvini (ma si legge Giorgetti) governa sotto Draghi e con quel PD, rimasto fedele alla politiche liberiste (non libertarie). Io con un partito così, non centro niente. E ho buttato la tessera. Conseguentemente valuterò di iscrivermi a Fratelli d’Italia perchè l’unica forza parlamentare che s’oppone, la sola rimasta coerente. Invece questa nuova Lega europeista, sembra una variante mutata del Pd'.
Redazione Pressa
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