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Lunedì scorso si è tenuta la prima riunione sul tema della sicurezza nella provincia di Modena del coordinamento di Associazioni e di rappresentanti di cittadini, ideato e proposto dal Siulp e dalla Cisl, al quale hanno aderito i Comitati di Quartiere e le associazioni di categoria Lapam Federimpresa, CNA, Confcommercio e Confesercenti.
'Segnalata da parte di tutti la preoccupazione legata ai continui cambi di vertice delle Autorità preposte alla gestione della sicurezza, Questori in primis, che non hanno permesso negli ultimi anni di pianificare una adeguata coordinata progettualità nell’affrontare i vari problemi sul territorio, non solo intensificando la prevenzione, ma anche e soprattutto attraverso la predisposizione di dedicate indagini mirate a smantellare i vertici delle organizzazioni criminali che si sono insediate nella nostra realtà - si legge in una nota inviata dai componenti del coordinamento al ministro Salvini e ai responsabili modenesi tra cui sindaco e questore -.
Non sono sufficienti gli arresti delle c.d. manovalanze del crimine se non vengono poi arrestati i capi dei sodalizi criminosi. Tra i tanti problemi che attanagliano la Polizia di Stato della provincia, i partecipanti hanno individuato nell’elevazione della Questura di Modena nella cosiddetta “fascia A” una soluzione fattuale e concreta, per risolvere almeno in parte la grave carenza di uomini e mezzi, considerato che la situazione criminalità nella nostra provincia è in costante aumento, (dati ricavati dalle statistiche nazionali che collocano Modena tra le province più in difficoltà sotto l’aspetto della sicurezza) dell’elevata presenza in termini di cittadini stranieri con conseguente incremento di poliziotti presso l’ufficio immigrazione che sono stati sottratti al controllo del territorio e non per ultimo la quasi certa istituzione a Modena del CPR con le conseguenti ricadute in termini di aumento dell’attività connessa che non potrà e non dovrà certo gravare sulle già scarse risorse territoriali.
Com’è noto infatti, l’organigramma delle Questure e dei relativi uffici distaccati, è stabilita dal D.M. 13.03.1989, poi modificato con uguale provvedimento del 13.6.1991 che ha aumentato gli organici per alcune questure. Detto decreto suddivide in varie fasce le questure d’Italia, dalla “A” alla “I” (dove alla fascia “I” troviamo città metropolitane come Roma, Napoli e Milano) e colloca quella di Modena in fascia “B”, senza che però il relativo organico sia numericamente adeguato, come è invece per questure posizionate nella medesima fascia ma che di fatto godono di più personale'.
'Nell’ambito di una rivalutazione complessiva dell’attività di polizia in relazione all’accresciuta domanda di sicurezza da parte dei cittadini, si ritiene utile proporre l’elevazione di fascia della Questura di Modena, con conseguente innalzamento a rango di divisione di alcuni dei relativi uffici. Tale soluzione, potrebbe sanare alcune problematiche e difficoltà che già oggi vengono vissute per quanto affermato in premessa. L’elevazione di fascia e l’innalzamento di rango, infatti, comporterebbero un automatico incremento dell’organico di tutti i ruoli, da quello dirigenziale sino a quello degli agenti – assistenti passando per quelli intermedi degli ispettori e dei sovrintendenti, senza dimenticare che sarebbe incrementato anche il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, nonché le dotazioni materiali (autovetture con colori d’istituto e di serie, apparecchiature informatiche ecc.). Poiché è già allo studio da parte del Dipartimento di Polizia il progetto di elevare alla fascia superiore alcune questure, (vedi Brescia, Bergamo, Padova, Verona ecc...) sarebbe utile per la collettività modenese, e per i motivi di cui sopra, inserire in tale disegno anche la questura di Modena'.