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Da un lato la richiesta di riduzione dell’Addizionale comunale Irpef, dall’altro la necessità di stanziare aiuti specifici a famiglie, imprese ed enti in difficoltà per il caro-energia. Sono queste le proposte contenute nelle due mozioni al bilancio di previsione del Comune di Modena a prima firma del capogruppo Fdi Elisa Rossini e sottoscritte anche da tutti i consiglieri di centrodestra, Giovanni Bertoldi, Barbara Moretti, Luigia Santoro, Stefano Prampolini, Piergiulio Giacobazzi, Alberto Bosi, Antonio Baldini e Beatrice De Maio.
“Le entrate tributarie complessive previste nel 2023 aumentano di 5 milioni di euro rispetto al 2022 e le entrate riferite all'addizionale comunale all'Irpef passano da 20 mlioni 470 mila nel 2022 a 22 milioni 450 mila nel 2023, a causa dell'aumento della base imponibile.
Tale situazione dimostra come l’incremento dell’addizionale all'Irpef deliberato nel 2020 abbia determinato una progressiva e costante ascesa delle entrate – spiega Rossini - che va ad innestarsi in un bilancio già ricco, con un risultato di amministrazione presunto al 31/12/2022 di 163 milioni di euro, di cui 12,2 milioni rappresentano la parte disponibile. A questo punto riteniamo non solo possibile ma anche doveroso ridurre le aliquote dell’addizionale riportandole a quelle in vigore prima del 2020, anno in cui scattò l'aumento nei confronti del quale più volte il centro destra ha manifestato il proprio dissenso. Tale riduzione porterebbe certamente un ristoro ai cittadini modenesi, reduci dal periodo della pandemia e ancora in sofferenza a causa di rincari energetici”.
“Proprio sul fronte del caro bollette è evidente come gli aumenti dei costi di energia ed elettricità rischino di portare a situazioni di povertà le famiglie meno abbienti e a situazioni di oggettiva insolvenza piccole-medie imprese, enti o associazioni – prosegue Rossini -.
Alle importanti misure adottate dal Governo centrale devono affiancarsi anche contributi da parte degli enti locali che dispongano di risorse per intervenire, e nel caso del Comune di Modena le risorse ci sono. Il bilancio prevede infatti entrate da distribuzione di dividendi derivanti dalla partecipazione in Hera Spa pari 12.388.993, entate che sono state sostanzialmente confermate dal bilancio consolidato 2022 di Hera Spa approvato nei giorni scorsi. Riteniamo quindi che il Comune di Modena abbia risorse sufficienti per affiancare contributi propri a quelli già stanziati dal Governo. Del resto sin dal 2022 associazioni imprenditoriali come Confcommercio hanno chiesto pubblicamente ai soci pubblici di Hera spa, che detengono il 45,9% del suo capitale sociale di rinunciare ai propri dividendi sugli utili in cambio di una riduzione dei costi energetici. Chiediamo quindi al sindaco Muzzarelli e alla giunta di adottare misure a sostegno di famiglie, piccole-medie imprese modenesi che presentino documentata presenza di situazioni di insolvenza o grave difficoltà incolpevole, Isee fino a 15mila euro annui e l’assenza di altri contributi da parte del Comune, valutando anche di destinare una quota degli utili di Hera alla riduzione dei loro costi energetici”.
Redazione Pressa
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