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'Noi di Fratelli d'Italia abbiamo proposto Galeazzo Bignami ancora prima del risultato dell'Umbria, perché riteniamo che Bignami sia un candidato con la competenza, il consenso e la preparazione politica per competere con il centrosinistra e con Bonaccini. La Lega ha un'altra candidata, certamente apprezzabile, persona valida, e tuttavia credo che un grande partito come Fratelli D'Italia abbia il diritto, oltre al dovere, di proporre i candidati migliori che a suo giudizio possono garantire al centrodestra unito, e alla coalizione nel suo complesso, di vincere questa sfida elettorale'. Il Senatore di Fratelli d'Italia parla a La Pressa, a margine del convegno organizzato dalla Camera Penale Carl'Alberto Perroux, a Modena, sul tema giustizia penale, politica e populismi.
Parla come se l'ultima parola sul candidato unico chiamato a rappresentare la coalizione di centro destra nella sfida al centrosinistra e al suo candidato, il presidente uscente Stefano Bonaccini, non fosse ancora stata data.
In effetti, Lucia Borgonzoni, candidata leghista e scelta dalla Lega con la 'benedizione' di Salvini, non hai mai avuto il definitivo imprimatur da parte della coalizione, anche se la Lega, forte di dati che la fanno veleggiare oltre il 30%, non ha mai accettato veti sulla sua candidatura.
'E' peccato che anche questa volta gli alleati abbiano fatto fughe in avanti, senza accettare un confronto sereno e costruttivo con chi, da sempre, come Fratelli d'Italia, ha fatto sacrifici e anche rinunciato a legittime posizione pur di garantire l'unità della coalizione' - sottolinea il Senatore Balboni.
Un atteggiamento che Fratelli d'Italia, anche sempre più a denti stretti vista la forza di un candidato come Bignami e di quel 10% raggiunto in Umbria, continuerà probabilmente a tenere, anche nell'ultimo tavolo che dovrebbe sancire la convergenza dei partiti della coalizione di centro estra sulla Borgonzoni.
Anche se le preoccupazioni per possibili opportunità sfumate, e scenari non tranquillizzanti, non mancano. Soprattutto alla luce dei recenti sondaggi, che sembrano influenzare le strategie elettorali, secondo i quali il centrodestra, in Emilia-Romagna, continuerebbe ad essere, come alle ultime elezioni Europee, in vantaggio sul centrosinistra, mentre nel confronto diretto tra i candidati Bonaccini-Borgonzoni, i dati sarebbero ribaltati. Ovvero, Bonaccini risulterebbe vincente sulla sua rivale. Da qui anche l'interpretazione delle strategie adottate dai due competitor in queste settimane. Con un Salvini onnipresente e Lucia Bergonzoni al suo seguito, quasi nel ruolo di comparsa, e un altrettanto onnipresente Bonaccini, unico e solo protagonista del suo film elettorale, puntato sul suo fattore personale. Dai sondaggi vincente, se messo a confronto diretto con la Borgonzoni e non con Salvini. Non a caso l'invito di Bonaccini agli elettori a concentrarsi solo sulla sfida tra di lui e la Borgonzoni, e non su Salvini.
E questo quadro ormai polarizzato, anche nell'opinione pubblica, nello uno scontro PD-Lega, iniziano, prevedibilmente, a stare stretti a Fratelli d'Italia. Al netto del fatto che la riproposizione della candidatura di Galeazzo Bignami sul tavolo del centro destra avrà probabilmente il risultato, se non quello di avere il proprio candidato alla Presidenza, di avere la più potere nella scelta dei candidati alle altre elezioni regionali.
'Non si vota soltanto in Emilia-Romagna' - ricorda Balboni, ma si vota anche in Calabria, in Puglia, nelle Marche ed in Campania e noi siamo a un grande partito nazionale al 10%, in costante crescita, con Giorgia Meloni che è un dei leader più apprezzati sulla scena politica. Credo che Fratelli d'Italia abbia il diritto-dovere di sedersi ad un tavolo insieme dagli alleati per individuare regione per regione il candidato più adatto per vincere la sfida contro la sinistra'