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'Pare che presso le sedi Avis di Modena e provincia non venga rispettata la normativa vigente in materia di distanziamento sociale tra i donatori: il numero di postazioni e utenti è rimasto invariato rispetto a quanto previsto precedentemente alla pandemia da coronavirus, pare, inoltre, che si creino assembramenti nelle aree predisposte a sala d’attesa per la visita propedeutica alla donazione e, infine, sembra che non ci sia l’obbligo di appuntamento: l’utenza può, infatti, recarsi presso le strutture della provincia senza la richiesta di appuntamento”. Ad attaccare il totem rappresentato dal mondo Avis e dei donatori di sangue modenesi è il consigliere regionale di Fdi Michele Barcaiuolo.
In una interrogazione ad hoc Barcaiuolo chiede che la Regione 'controlli che all’Avis di Modena la donazione di sangue avvenga seguendo tutte le normative di sicurezza in materia di contrasto al coronavirus e se intenda predisporre controlli per verificare la situazione nel centro Avis di Modena prendendo provvedimenti per sopperire ai presunti disagi e al mancato rispetto della normativa vigente”.
Redazione Pressa
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