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Nei Pronto soccorso dell'Emilia-Romagna mancano nel complesso 140 medici, rispetto alla pianta organica. Così la Regione ha pensato di impiegare giovani specializzandi per far fronte alla carenza di personale. Una 'soluzione-tampone', sostiene pero' Forza Italia, che chiede alla Giunta Bonaccini di fare chiarezza. Lo scorso 20 luglio, afferma il deputato azzurro Galeazzo Bignami, 'la Regione ha consegnato ai sindacati un progetto che riguarda, tra l'altro, la possibilitò di impiegare giovani specializzandi nei pronto soccorso e nei reparti di emergenza, al fine di snellire le procedure e decongestionare le sale d'attesa per quanto riguarda i pazienti meno gravi'. Gia' in aprile, ricorda Bignami, 'i sindacati dei medici avevano segnalato difficoltà all'interno dei reparti di emergenza'. Si calcola che nei Pronto soccorso dell'Emilia-Romagna lavorino 824 medici, riferisce il deputato FI, e che 'rispetto al fabbisogno complessivo mancherebbero 140 medici'.
I problemi segnalati sarebbero dovuti, in particolare, 'a un elevatissimo turnover e a una difficoltà nel reclutamento dei giovani medici con concorsi deserti e rinunce e trasferimenti molto frequenti'. Inoltre, continua Bignami, 'e' stata segnalata una scarsa possibilità di progressione di carriera, turni stressanti, scarso riconoscimento professionale'.
Il tema della carenza di personale nei Pronto soccorso dell'Emilia-Romagna 'non puo' risolversi con 'soluzioni-tampone'- avverte Bignami- chiediamo che la Regione definisca con chiarezza le competenze dei giovani specializzandi chiamati a lavorare all'interno del Ps per seguire in particolare i codici bianchi e che si definiscano, nel contempo, tempistiche certe per i nuovi concorsi per l'area di emergenza-urgenza e il numero di assunzioni che si prevede di effettuare'. Infine, conclude il deputato FI, 'occorre che la Regione chiarisca se sia effettivamente al vaglio l'idea relativa alla rotazione del personale medico tra i Pronto soccorso dei grandi poli e quelli territoriali per sopperire alle criticita' di organico e se siano previste iniziative e soluzioni maggiormente mirate sugli ospedali territoriali piu' piccoli'.
Redazione Pressa
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