La Regione Emilia-Romagna provvede così all’integrale copertura delle perdite d’esercizio 2024. Sono 194 milioni di euro, di cui 19,8 per Ausl Modena e 15,1 per l’AOU.
'Le crescenti domande di servizi sanitari, le mutazioni sociali (negli ultimi vent’anni in Italia sono aumentati di 2 milioni e mezzo gli over 65, anche per una positiva maggiore longevità), il dopo pandemia, sono tutti fattori che che ci impongono di fare sempre meglio, sostenendo e valorizzando il sistema sanitario regionale - afferma Muzzarlli -. Alcuni numeri per capire di cosa parliamo: la spesa farmaceutica ospedaliera è aumentata in un anno del 9,24% (116 milioni di euro in più) specialmente per nuovi farmaci per cura malattie rare, onco-ematologiche e terapie avanzate che sono giustamente a carico del servizio sanitario nazionale. Noi non vogliamo che possano curarsi solo i benestanti. Se qualcuno a Roma la pensa diversamente, lo dica con chiarezza'.
La spesa per i dispositivi medici è aumentata in un anno del 7,62%, quella per acquisto prestazioni da privati accreditati per recuperare le liste di attesa è aumentata del 5,5% (13 milioni in più). Gas, riscaldamento, energia elettrica, seppure in calo rispetto a 2022 e 2023, sono aumentati del 35,6% rispetto al 2021.
'Purtroppo da Roma nel tempo gli stanziamenti delle leggi di bilancio sono andati in riduzione, al netto dell’inflazione: il rapporto tra spesa sanitaria e Pil ce lo dice chiaramente. C’è uno stato di complessità e precarietà delle finanze statali, indotte dall’elevato debito pubblico e dalla bassa crescita economica del paese, nonostante lo sforzo di alcune Regioni, a partire dalla nostra. L’impegno della Regione Emilia-Romagna a chiudere in pareggio è quindi una bella notizia per i cittadini modenesi ed emiliano-romagnoli che sanno di potere contare su una tenuta della qualità del sistema sanitario pubblica e su una conferma dell’universalità' - chiude Muzzarelli.