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Le organizzazioni sindacali territoriali di Cgil, Cisl e Uil e il Comune di Modena hanno trovato l’accordo sull’ipotesi di bilancio previsionale 2023-2025 al quale l’Amministrazione sta lavorando in queste settimane.
L'accordo è stato sottoscritto con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil alla vigilia del dibattito e del voto in Consiglio comunale di giovedì 30 marzo. Il documento è stato firmato dal sindaco Giancarlo Muzzarelli, con il vice Gianpietro Cavazza, e dai segretari dei sindacati Daniele Dieci (Cgil), Rosamaria Papaleo (Cisl) e Roberto Rinaldi (Uil).
'Diversi i punti di rilievo nell’accordo, che avranno già nell’immediato un forte impatto sulla cittadinanza - fanno sapere i sindacati -. Stop all’aumento delle aliquote delle entrate tributarie: Imu, Addizionale comunale Irpef, Imposta di soggiorno; nessun aumento per le tariffe dei servizi educativi e sociali; nessun aumento delle tariffe del Canone unico patrimoniale; impegno a non aumentare le tariffe Tari, nessuna riduzione dell’offerta dei servizi, anzi in alcuni ambiti l’offerta aumenta (per esempio.
aumento 100 posti nidi); garanzia del turnover in Comune; garanzia delle risorse necessarie per gli adeguamenti relativi al rinnovo dei Ccnl e agli adeguamenti Istat per personale dipendente, appaltatori, concessionari; utilizzo dei ristori statali, per esempio a supporto del caro energia o a supporto dell’aumento dei prezzi delle materie prime; aumento della capacità di riscossione delle entrate proprie, tributarie e non, incrementando le azioni di contrasto all’elusione e all’evasione; salvaguardia dell’attuale perimetro di governance pubblico ribadendo gli attuali modelli gestionali'.
'Siamo soddisfatti del raggiungimento di un accordo così importante, che mancava dal 2020 - affermano Daniele Dieci, Rosamaria Papaleo e Roberto Rinaldi - perché riteniamo, anche grazie ad un lavoro serio e senza sconti di contrattazione con il Comune, di aver raggiunto obiettivi importanti per tutti i cittadini e le cittadine.
La difesa e il rilancio dei servizi pubblici, il blocco a qualsiasi aumento di tasse, imposte e tariffe, la garanzia delle risorse per gli investimenti pubblici e le risposte ai nuovi bisogni sociali: la disuguaglianza crescente si combatte anche così, difendendo il reddito delle persone, bloccando gli aumenti e rilanciando i servizi pubblici'.
'C’è ancora tanto lavoro da fare – concludono Dieci, Papaleo e Rinaldi – per garantire anche sul territorio modenese l’accesso per tutti ai diritti universali: pensiamo ad esempio all’emergenza casa, con un vortice di scarsa disponibilità di case per lunghi periodi e aumenti di mutui e affitti che sta rendendo quasi impossibile vivere a Modena, oppure pensiamo all’emergenza di nuovi bisogni sociali ai quali pensiamo debba essere il pubblico a rispondere. Noi ci siamo, i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e le pensionate di Modena ci sono'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>