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'Penso che il Pd, Bonaccini e il suo compagno Pizzarotti si debbano preoccupare, perchè se qui stasera ci sono centinaia di persone vuol dire che siamo pronti a vincere in Emilia-Romagna'. Così il leader della Lega Matteo Salvini ieri Parma per quella che di fatto è stata la prima iniziativa di lancio della campagna elettorale per le regionali in Emilia-Romagna del prossimo 26 gennaio, al fianco della candidata presidente Lucia Borgonzoni.
Il momento clou sarà in realtà il 14 novembre al PalaDozza di Bologna, dove 'dimostreremo che l'Emilia non è terra di Ndrangheta - dice Salvini - e non è la terra di Bibbiano, ma è terra di lavoro, di commercio e cultura'. Il leader del Carroccio sprona i suoi. 'Dopo 50 anni la sinistra in Emilia-Romagna il 26 gennaio va a casa - ripete come un mantra - facciamo la storia.
Lucia dovrà lavorare per rimediare a questi 50 anni, altro che pulizie di primavera. L'abbiamo scelta non perchè è donna, ma perchè è brava e non guarderà in faccia a nessuno'. Salvini promette di 'riportare il merito in questa regione. Lavorerà chi è più bravo e non chi ha la tessera giusta in tasca o gli amici degli amici'.
'Gli argomenti degli avversari sono solo i fischi e i vaffa- dice Salvini- al massimo ci danno dei fascisti e dei razzisti. Qui non ci sono fascisti, ma italiani orgogliosi di essere italiani'. E aggiunge: 'Penso che il Pd, Bonaccini e il suo compagno Pizzarotti si debbano preoccupare, perchè se qui stasera ci sono centinaia di persone vuol dire che siamo pronti a vincere in Emilia-Romagna'.
'Non promettiamo chissà cosa, a differenza di Bonaccini che promette marchette a tutti senza che si capisca da dove prende i soldi.
Ma noi non abbiamo l'anella al naso'. Ha aggiunto Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. 'Non sara' una cosa facile ma possiamo farcela - dice Borgonzoni - proveranno a fermarci in tutti i modi, anche con le minacce e con le liste di proscrizione. Ma noi libereremo l'Emilia-Romagna. Prenderemo la Regione, poi faremo cadere il Governo e avremo finalmente Salvini premier'.
E poi, 'vogliamo una sanità di qualità. Liste d'attesa, chiusura dei punti nascita e degli ospedali in montagna: non vogliamo che ci sia una sanità di serie A e una di serie B'. Inoltre, 'faremo i controlli sulle case popolari, che devono andare prima agli italiani. E basta con i fondi europei ai rifugiati e non alla nostra gente che ha bisogno di lavorare'. Sull'immigrazione, attacca Borgonzoni, 'la Regione ha riaperto le porte all'invasione che sta tornando, per dare i soldi alle cooperative. E a Parma lo sapete, avete strade e piazze piene di persone che spacciano in mano alla criminalita''. E infine 'basta soldi per fare i campi nomadi'.
La replica
'Matteo Salvini arriva a Parma per Halloween (e già qui...), in una via Farini già imballata per l'aperitivo serale. Si fa due selfie, dice due cretinate su una terra e una regione che non conosce. Probabilmente accenna ai tortellini, ai cappelletti e magari in uno slancio di auto esaltazione mistica ricorda quanto è buona la lasagna bolognese. Poi saluta e se ne va' - così il sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
'Sullo sfondo una regione bellissima che ha qualità, ricchezza, libertà e futuro da insegnare ed esportare nel mondo. Matte, senti a me: prossima volta che passi da Parma avvisa, meno politica de panza, meno cibo e più concretezza, ché quando eri Ministro dell'Interno e ti abbiamo chiesto più forze dell'ordine in stazione te ne sei fregato e hai detto di no'.