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«La bretella Campogalliano-Sassuolo rappresenta una infrastruttura importante per lo sviluppo del nostro territorio, della Regione e imprescindibile per il futuro del distretto ceramico; occorre quindi proseguire con l'iter allo scopo di avviare i lavori, dando però una risposta concreta alle necessità del territorio, in termini di tutela ambientale e di snellimento del traffico nella viabilità di contesto». Lo scrive Giancarlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, in una lettera inviata oggi al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, al presidente di Auto-Cs Emilio Sabattini (la società incaricata a realizzare e gestire l'opera) e al presidente di Autobrennero spa Andrea Girardi.
Nelle lettera, oltre a ribadire l'importanza dell'opera, si ribadisce la necessità di realizzare una serie di interventi, concordati con i sindaci interessati, che miglioreranno la qualità del progetto, riducendo l'impatto ambientale: la percorribilità del tratto Rubiera-Modena, la cosiddetta “via Emilia bis”, la modifica del tracciato di attraversamento del comparto nord dello scalo merci di Marzaglia, gli ulteriori approfondimenti sul bacino acquifero di Marzaglia, la garanzia di tutte le tutele ambientali, in particolare quelle relative all'attraversamento dell'Oasi del Colombarone a Formigine, le verifiche relative al passaggio del tracciato a ridosso della Cassa di espansione del Secchia e il potenziamento e adeguamento degli innesti a Sassuolo sulla tangenziale al fine di risolvere i futuri problemi, relativi all'incremento del traffico sulla viabilità ordinaria, determinati dalla nuova infrastruttura.
Muzzarelli, infine, nel ricordare gli «impegni assunti dal ministro Delrio a inizio giugno a Sassuolo, in occasione della presentazione del progetto e del cronoprogramma dell'opera» (Delrio promise a maggio 2018 l'avvio del cantiere, nella foto l'incontro con Muzzarelli stesso), ribadisce la necessità di prevedere per il raccordo autostradale, in sede di stesura del progetto esecutivo, un sistema aperto, senza cioè la creazione di caselli in corrispondenza degli svincoli ma con un'unica barriera nei pressi del raccordo con la A1 e la A22.
Redazione Pressa
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