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Calenda a Modena: 'Mi ricandido segretario, Azione alternativa al baratro'
La Pressa
Appuntamento a Palazzo Europa: 'Trump vuole demolire le istituzioni internazionali, il patto atlantico che ha garantito sicurezza e prosperità si rompe ma in Italia si parla di Corona e di avvisi di garanzia'

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'In Germania e in Francia i telegiornali parlano della crisi dell'automotive, di Stellantis che investe cinque miliardi negli Stati Uniti, e delle case automobilistiche tedesche che chiudono stabilimenti per aprire negli Stati Uniti mentre in Italia parliamo dell'Albania, di Corona e di Almasri. Parliamo di altro mentre siamo di fronte ad un baratro, legato ad fatto epocale. Per la prima volta dal dopoguerra il patto Atlantico che ha garantito sicurezza e prosperità economica all'occidente si rompe con effetti che saranno enormi. Trump vuole demolire le istituzioni internazionali. Sul piano economico non si tratta solo di dazi. Vuole concentrare negli Stati Uniti la forza economica, garantendo oltre ai dazi, un costo dell'energia che è il sesto di quello italiano e stimoli fiscali praticamente illimitati, basati sul dollaro. E non basta essere alleati con gli Stati Uniti per averne beneficio. Per l'Italia, e non solo, unica scelta è quella di essere vassalli o nemici'
Lo dice Carlo Calenda, leader di Azione, nel corso dell'incontro con iscritti e militanti del partito ieri, sera, a Modena. Arriva insieme a Matteo Richetti a Palazzo Europa, dove ad accoglierlo c'è il segretario provinciale nonché assessore comunale a Modena, Paolo Zanca. Quello che per Calenda è un effetto devastante sull'Europa della politica di Trump sarebbe ulteriormente aggravato dal 'fallimento del green deal che insieme all'innalzamento dei prezzi folli post covid ha messo in crisi un comparto e sta coinvolgendo 18 milioni di posti di lavoro nel settore. La situazione è drammatica, siamo vicini a un baratro per l'Europa'.
Da qui il rilancio, da Modena, dell'azione politica del movimento e la sua ricandidatura nel processo congressuale in corso. Volontà dichiarata di Calenda 'strutturare sempre di più Azione come un partito nelle forme tradizionali, fisiche, sul territorio, con i propri dirigenti locali. Unico modo per garantire - dice - una alternativa di merito e sui temi, di politica economica, industriale e sociale. 'Noi siamo gli unici oggi che parliamo di politiche industriali, di crisi energetica di cassa integrazione, in un mondo politico che non lo fa, e in un parlamento che parla di altro. Vengo da una visita in una acciaieria all'avanguardia, nel bresciano, che usa forni elettrici di ultima generazione. Il tema dell'energia è fondamentale e dobbiamo affrontarlo riportando la discussione sul nucleare. Sono stato a visitare la centrale di Caorso che abbiamo chiuso, e che per me dovrebbe essere riaperta. Pensiamo che la Francia produce un quinto delle nostre emissioni per produce grandi quantità di energia elettrica dal nucleare che vende alle proprie aziende ad un quinto di quello che vende alle nostre aziende in Italia. Ma chi si occupa di queste cose? Solo noi. Chi vuole discutere di queste cose? Solo noi. Per l'opposizione, con Bonelli, non se ne parla, con il governo ci sono aperture, disponibilità, ma alla fine solo a parole. In pratica non si fa nulla, non si discute nemmeno. Per questo abbiamo la responsabilità di andare avanti noi, anche se controcorrente, di riappropriarci delle motivazioni che hanno fatto nascere il nostro partito e portarle avanti, vincendo anche delle resistenze interne. Troppo spesso sento anche nostri iscritti che ci dicono di essere un partito elitario e che bisogna allargarci. Ma noi abbiamo la responsabilità di fare politica in maniera seria di creare di strutturarsi come un partito tradizionale per formare dei dirigenti che sappiano governare'.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>
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