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'Quello che è successo domenica nel carcere Sant’Anna di Modena è un fatto di inaudita gravità che, oltre a lasciare prevedibili strascichi per lungo tempo a venire, dimostra quanto questo sistema sia fragile e possa essere messo in crisi nel giro di poche ore.
Pochi poliziotti della Penitenziaria, ai quali va tutta la nostra incondizionata solidarietà, a controllare un carcere come il Sant’Anna, strapieno di pericolosi delinquenti, per la gran parte stranieri completamente refrattari ad ogni forma di rispetto delle regole e men che meno di essere recuperati e reinseriti.
Pochi gli agenti della Polizia di Stato, in servizio di controllo del territorio, per una città come quella di Modena, importante crocevia di grandi interessi economici, nonché tessuto sociale molto appetito dalle bande di predoni che, a vario livello, risiedono o frequentano la nostra provincia
L’emergenza coronavirus viene quindi utilizzata da questi criminali, come scusa per far scoppiare una violentissima rivolta all’interno del carcere che comporta morti, feriti, distruzione del carcere e la città completamente sguarnita, priva di qualunque possibilità di intervento e di controllo'
Lo afferma la segreteria provinciale del Siulp (Sindacato Unitario lavoratori di Polizia) in riferimento alla devastante e violenta rivolta di domenica, che ha provocato la morte di sette detenuti
'Se gli uomini e i mezzi disponibili per le varie Forze di Polizia di Modena, fossero stati almeno sufficienti per questa città, ciò che è successo ieri forse non si sarebbe verificato, oppure avrebbe avuto esiti molto più contenuti.
Non è possibile che criminali incalliti, il cui unico scopo era quello di evadere, visto che avevano già gli zaini con gli effetti personali pronti per fuggire, riescano a mettere a ferro e fuoco un intero carcere e creino un problema di ordine e sicurezza pubblica di cosi gravi dimensioni.
Questi sono gli effetti devastanti, su scala nazionale, di tagli su tagli operati indiscriminatamente nel tempo da chi considera la sicurezza – come la sanità – una spesa e non investimento.
Su scala locale, invece, sono la dimostrazione pratica di quello che – inascoltato – il SIULP dice da anni, anni ed anni, venendo magari anche attaccati e tacciati per essere coloro i quali vogliono vedere contraddizioni che non esisterebbero, o che strumentalizzano episodi di criminalità e ordine pubblico.
Noi rispondiamo - conclude la nota del Siulp - complimentandoci con i nostri colleghi per l’encomiabile prova di professionalità e dedizione mostrata domenica, ma anche lunedì e oggi, tornando subito al lavoro anche se contusi e ammaccati, ma anche chiedendo a quella politica che fino ad oggi nulla ha fatto per questo territorio, di uscire dal torpore che li immobilizza e li imbavaglia e fare qualcosa di concreto e di farlo subito'