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“Sovraffollamento, impossibilità di accedere all'esterno del carcere, assenza dell'utilizzo del braccialetto elettronico, mancanza di percorsi per uscire, grande carenza di educatori, nessuna speranza si reinserimento. La situazione dei due carceri emiliani - il Sant'Anna di Modena e la Casa di Reclusione Castelfranco Emilia - il numero di detenuti è a livelli di guardia ma gli educatori continuano ad essere sotto organico. Nel primo ci sono solo tre educatori anziché i sei previsti per un totale di 500 detenuti, mentre nel secondo i 90 detenuti sono seguiti da un solo educatore. Un fatto gravissimo che impedisce qualsiasi percorso di socializzazione e reinserimento. A cui si aggiunge un’altra seria questione: la presenza di un solo magistrato di sorveglianza che si deve fare carico di tutte le richieste dal sistema detentivo modenese”.
Lo afferma Vittorio Ferraresi, deputato 5 Stelle, capogruppo in Commissione Giustizia.
“Un fatto increscioso che noi del Movimento 5 Stelle denunciamo da anni sia fuori che dentro l’Aula presentando oltretutto diverse interrogazioni al Ministro della Giustizia, una delle quali ha accelerato le procedure, ma di fatto siamo ritornati di nuovo in emergenza purtroppo perché non c'è mai stata una risposta adeguata. L'allarme che arriva dalle Camere Penali di Modena e dai volontari da che da tanti anni si prodigano per reinserire i detenuti, ne è la prova. È evidente che questo Governo non ha fatto nulla sul tema sicurezza e carceri. E lo posso affermare con certezza visto che in tutti questi anni, in ogni legge di stabilità compresa quella in discussione in questi giorni, ho proposto l’assunzione di nuovi agenti, educatori e magistrati. Proposta che ogni anno purtroppo è stata bocciata dai colleghi del PD e dalla maggioranza, segno – conclude Ferraresi – di quanto a costoro interessi la questione sicurezza e la tutela della dignità delle persone che nelle carceri lavorano o sono detenute, vedremo se anche quest'anno i colleghi del PD voteranno contro”.
Redazione Pressa
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