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Vedo con stupore che la mia serenissima analisi sulle candidature alle elezioni Regionali che sta mettendo in fibrillazione la Lega, appena andata a sbattere come previsto a Modena, ha sortito l'effetto di un anatema del commissario provinciale del Carroccio contro La Pressa. 'La Pressa giornale dei trombati' - dice Stefano Bargi. Innanzitutto mi scuso con il direttore della testata, con i tre editori e con i collaboratori per aver provocato con il mio (a me pareva davvero sereno) scritto questa reazione machista. Volentieri, riprendendo la sollecitazione fattami, ammetto la mia appartenenza spesso alla categoria dei trombati, degli sconfitti, di chi ci ha provato e tante volte è rimasto deluso.
Come a tanti è capitato, sono stato più volte bocciato sul lavoro, nella sfera degli affetti, in famiglia, con gli amici. Sono stato tradito e punito, a volte meritatamente a volte no.
Insieme a tutto questo, come a tanti è capitato, ho vinto, ho lottato per le persone a cui tenevo e ho volutamente preso la parte di chi non aveva possibilità di farcela. Come a tanti è capitato sono stato anche meschino, vigliacco e ho rinnegato i miei valori.
Oggi faccio parte, stando al pensiero dolce di Bargi, di un giornale di trombati, non so cosa pensano di loro stessi i miei compagni di avventura che hanno accettato (e li ringrazio) di poter essere parte di questa squadra pur con uno pseudonimo, ma io non mi vergogno affatto di essere (a volte) un trombato.
Anzi, lo ammetto, provo una invidia profonda per i leghisti sempre vincenti e sicuri di sè. Provo ammirazione e quasi amore (biblico ma non solo) nei confronti della classe e della prestanza fisica di Stefano Bargi in particolare.
Dirò di più, volesse essere interessato a una uscita a lume di candela con me, sono pronto a svelare la mia identità. Se la redazione vuole può svelargli dunque il mio nome, ma solo con la promessa, messa nero e su bianco, di questa cena intima. Solo io e lui, a lume di candela. Poter godere per un attimo della sola vicinanza della classe dei vincenti, annusare il loro profumo di vittoria, condividere il cibo magari dalla stessa forchetta (non oso sperare tanto) merita ogni sacrificio.
Eli Gold
Eli Gold
Dietro allo pseudonimo 'Eli Gold' un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da 'Eli' ricade solo sul dirett.. Continua >>