Sono sinceramente dispiaciuto che Giancarlo abbia dovuto perdere anche solo 5 minuti del suo tempo per rispondere a un mio post su Facebook. Aveva sicuramente cose più importanti e utili da fare. Non era necessario.
La mia riflessione era prima di tutto un post di auguri a Irene e per il resto credo non sfuggisse il tono piuttosto scanzonato. Persino autocanzonatorio sul mio essere consapevolmente anacronistico...
Ma visto che con la sua replica siamo entrati in un confronto serio di merito, volentieri lo accetto, facendo però solo una battuta velocissima (perché mi interessa tutto meno che litigare -i cittadini ci chiedono tutto meno che questo- e abbiamo tutti da fare di meglio, per loro). Non ho speso nemmeno una parola per rivendicare alla mia persona un successo “renziano”. Non mi passa neanche per la testa, basta leggere.
Ognuno, chi più chi meno, ha contribuito al congresso consumando la sua parte di suola delle scarpe.
Penso poi che a nessuno - a me assolutamente no- interessi una visione 'cencelliana' della politica.
Piuttosto, un rimpasto di metà mandato è sempre un'occasione per una bella 'rimessa a fuoco' politica, per un bel gioco largo, con spazio per rafforzare ancora di più i rapporti con tanti settori della società modenese, con chi rivendica spazi 'dopo il fatto nuovo' della fuoriuscita di alcuni e della costituzione di un nuovo soggetto politico, e con quei segmenti di elettori che magari sono più silenziosi e meno visibili, ma si sono riconosciuti a vario titolo nella proposta che il PD ha fatto a Modena nel 2014. Ma non per questo sono meno importanti e meno numerosi.
Sono certo che nel 2019 sarà fondamentale essere capaci di rappresentarli ancora tutti con lo spettro più ampio possibile, spettro che non è più da tempo “dai moderati alla sinistra estrema” (perché la politica non sta più in questi schemi, e io non sono un “moderato”), ma è piuttosto fatto di sensibilità, temi, segmenti sociali diversi in città, che ognuno sa tenersi più o meno vicini e rappresentare con attenzione, ascolto, garbo e delicatezza.
Spero che questo rimpasto sia stato utile per questo. Se è così, io sono assolutamente a posto (che poi è del tutto ininfluente che lo sia o meno). Se non fosse così, sono un filo più preoccupato. Ma per motivi politici, di rappresentanza della società da qui al 2019: non di chi ha vinto e chi ha perso tra MDP e PD. E con questo basta, spero di essermi serenamente spiegato, il tema per me è chiuso.
E auguro di nuovo davvero e sinceramente buon lavoro a Irene e alla rinnovata compagine di governo cittadino, assicurando per quel che so e posso la mia massima collaborazione istituzionale.
Giuseppe Boschini
...E RISPOSTA
Caro Giuseppe,
discutere e chiarirsi, tanto più con una personalità importante e influente come la tua, non è mai tempo perso.
Anzi, mi pare che la tua replica metta in chiaro molte cose che anch'io condivido, dal rifiuto del manuale Cencelli alla necessità di allargare la capacità di rappresentanza del PD e dell'alleanza.
Da questo punto di vista io credo di aver fatto un lavoro onesto e utile, ma non ho certo la pretesa di avere colto e rappresentato tutte le esigenze e sensibilità che si esprimono in una realtà complessa come Modena. Mi auguro però, questa precisazione s'impone, che non si pretenda (illusoriamente) di racchiudere il tema dentro i confini della composizione di una Giunta e della sua attività. Il tema che tu poni (almeno al PD) richiede ben altro: dal lavoro unitario del gruppo consiliare, alla capacità del partito di proiettarsi all'esterno e di dialogare con le forze sociali e i cittadini, alle sinergie fra gli eletti nelle istituzioni e così via. Senza un lavoro corale è ben difficile immaginare di poter recuperare quegli elettori e quei militanti che si sono allontanati o 'raffreddati' in più direzioni.
Se poi non fossimo capaci di tessere alleanze politiche e sociali o, peggio, faticassimo a governare perchè ci balocchiamo con gli equilibri interni, l'impresa diverrebbe impossibile. Grazie per gli auguri, che ricambio, come l'impegno a collaborare sempre più e sempre meglio.
Gian Carlo