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«La presenza dei chioschi nel parco è innegabilmente funzionale a superare lo stato di degrado attuale e a garantire decoro e maggiore sicurezza; ciò dovrà avvenire ovviamente nel pieno rispetto degli strumenti urbanistici, e dei vincoli culturali e paesaggistici gravanti sul parco imposti dalla Soprintendenza, quindi attraverso un progetto di minimo impatto ambientale, con la realizzazione di strutture adeguate dal punto di vista sanitario, di dimensioni magari più contenute rispetto a quelle di cui al precedente progetto, in numero semmai inferiore e comunque proporzionato alle dimensioni del parco ed a quello che può preventivarsi essere l’afflusso dei frequentatori, con l’utilizzo di materiali in armonia con il contesto verde e storico di riferimento». Così il
Movimento5Stelle di Modena sul caso-Chioschi.
«Come si può notare da questo stralcio della sentenza del giudice Barbara Malvasi, che ha assolto gli imputati a processo per il “Caso chioschi”, non tutto nella precedente scelta progettuale dell'amministrazione comunale è stato poi così ineccepibile, come gli amministratori del Partito Democratico hanno invece voluto sottolineare nei mesi estivi. Nella forte calura estiva, l'amministrazione si è infatti preoccupata più che altro di far intendere che nulla fosse stato sbagliato nel progetto iniziale, che tutto fosse stato fatto per il meglio, quando invece, come si può facilmente interpretare dal virgolettato della sentenza, forse si poteva operare fin da subito in altra maniera se si fossero prese le giuste accortezze e se si fosse messo da parte un po' di orgoglio, dopo che critiche al progetto erano state mosse da vari soggetti che gravitano attorno all'ambiente culturale modenese, e non solo - afferma il M5S -.
E si sarebbero potute evitare lungaggini, degrado nel parco, interruzioni delle attività commerciali e futuri risarcimenti. E ora? Il primo approccio non è stato dei migliori con le dichiarazioni trionfali del Sindaco sul completamento del progetto iniziale subito riprese dal soprintendente Malnati, che ha auspicato invece una 'ripartenza da zero' sulla questione, con conseguente parziale dietrofront del sindaco che ha dichiarato già di avere pronto un progetto da presentare alla Soprintendenza. Il M5S Modena auspica davvero che si possa arrivare in breve tempo ad una soluzione condivisa con la città, che non dia adito a ulteriori malumori e possa, in maniera certa, essere operativa il prima possibile. Per fare questo riteniamo di fondamentale importanza il passaggio di condivisione di tale progetto con i soggetti interessati, e con coloro che potrebbero muovere obiezioni, per far sì che il tutto sia ineccepibile e certo, e che si possa risolvere la questione nel più breve tempo possibile».