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Clamorosa scelta della Lega di Modena. Questa mattina a sorpresa, lo stratega del Carroccio, l'ex Msi Stefano Vernole, ha deciso di spaccare il centrodestra modenese dopo la riunione di domenica (con tanto di convocazione di tv locali). Riunione che aveva visto tutti i partiti di centrodestra, esclusi quindi i civici di Cinzia Franchini (che pur erano stati invitati), convergere sul candidato sindaco Stefano Prampolini. A questo punto resta da vedere come verranno trattati gli altri alleati, a partire da Forza Italia che con il coordinatore Piergiulio Giacobazzi si è prostrata da tempo, senza condizioni, davanti a sua maestà Lega.
Vernole (nella foto) oggi ha infatti chiamato il segretario provinciale di Idea (che pochi giorni fa aveva presentato la lista pro-Prampolini ma senza Carlo Giovanardi che, ricordiamo, 5 anni fa ottenne comunque il 4% dei consensi), dicendogli che il partito Idea è fuori dall'alleanza per decisione degli stessi candidati leghisti.
Candidati leghisti molti dei quali, paradossalmente, sono proprio fuoriusciti dal gruppo di Giovanardi (Alberto Bosi, Luigia Santoro e Beatrice Borelli) e con lo stesso Prampolini con trascorsi nel Cdu centrista di Rocco Buttiglione. Con la Lega quindi che caccia Idea ma tiene gli ex giovanardiani.
A dare conferma della notizia è lo stesso segretario provinciale di Idea Bruno Rinaldi, presente alla riunione di domenica.
Rinaldi cosa è successo?
'Ho ricevuto oggi una chiamata inaspettata da parte di Stefano Vernole che mi comunicava che dopo una riunione avuta coi futuri candidati nella lista di Modena della Lega, la Lega è arrivata alla soluzione di escluderci dalla alleanza. Tutto questo dopo che noi ci eravamo resi disponibili ufficialmente a sostenere il candidato Prampolini e dopo la riunione comune di domenica'.
Una doccia fredda dunque.
'Abbiamo di fronte evidentemente persone per le quali la parola non ha valore, persone che dopo averci preso dentro ci hanno sbattuto fuori, questi sono gli amministratori che vorrebbero farsi eleggere dai modenesi'.
Addio dunque al centrodestra unito, nonostante la vostra disponibilità a sostenere Prampolini.
'Sì, è così. La cosa inquietante è che il canddiato sindaco si presti a questi veti. Un candidato sindaco con gli attributi si porrebbe in modo diverso. All'unità del centrodestra è stata preferita la logica provincialotta delle antipatie personali. Una scelta che giudico totalmente irresponsabile e contraria al desiderio di unità contro le sinistre giunto dai modenesi. Era una occasione storica, così la si perde e si fa un favore al Pd di Muzzarelli'.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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