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L’assessore alla sicurezza Alessandra Camporota nella seduta del Consiglio comunale di ieri ha risposto all’interrogazione del capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Negrini in merito al presidio di piazza Matteotti. In particolare, evidenziando che “il presidio è attivo solo in determinate fasce orarie, l’impiego di agenti che stazionano all’interno sottrae risorse al presidio del territorio, i volontari non possiedono specifiche di pubblici ufficiali necessarie per intervenire”, l’istanza chiedeva quante le richieste di intervento; le tipologie di richieste e quante volte è stato utilizzato il pulsante Sos disponibile nelle ore di chiusura del presidio.
'Non è possibile sapere con esattezza quanti cittadini si sono complessivamente rivolti al presidio, in quanto non viene tenuto un brogliaccio di tutti gli accessi e di tutte quelle richieste che rivestono carattere di informazione/indicazione.
Sono invece registrate le richieste sfociate in attività di Polizia locale: dallo scorso dicembre a giugno di quest’anno in una decina di casi le richieste dei cittadini hanno dato luogo a specifiche attività di Polizia locale, di cui sette attività di Polizia giudiziaria. Tra queste ci sono interventi per una rissa, per un minore che si era perso e che è stato riaffidato ai genitori, per attivare l’accoglienza per un minore straniero non accompagnato, per una persona in stato di alterazione alcolica divenuta aggressiva e per un tentato scippo, mentre il pulsante di Sos è stato utilizzato un paio di volte, per errore e per una richiesta di informazioni' - ha fatto sapere l'assessore.
In replica, il capogruppo di Fdi Luca Negrini ha affermato che il presidio di piazza Matteotti 'funziona benissimo come punto informativo ma non come presidio di sicurezza attivo, come dimostrano anche i numeri citati nella risposta'.
'I dati che sono emersi dall’assessore evidenziando il fallimento del progetto voluto dalla passata amministrazione solo per una questione prettamente elettorale. Rimaniamo interdetti sulla non presenza di un registro che faccia in modo che si possa monitorare la situazione del presidio. Siamo convinti che la sicurezza non si possa fare a fasce orarie con agenti obbligati a rimanere all’interno di quella che è un’edicola e che per le modifiche apportate è costata ai modenesi più di 70.000 euro di fondi pubblici. Ricordiamo inoltre, ed è sotto gli occhi di tutti, che piazza Matteotti tuttora, come tanti altri punti del centro storico e della città tutta, versa in stato di degrado e insicurezza - ha detto Negrini -. È evidente che l’utilizzo del pulsante SOS non sia valutata come opzione per i cittadini dato che nell’arco temporale che riguarda l’interrogazione, ovvero dal 30/12/2023 al 30/06/2024, è stato schiacciato due volte di cui una per errore. Fratelli d’Italia, dall’inizio del progetto, ha evidenziato come fosse tutt’altro che corretto utilizzare la Polizia Locale in questo modo e ribadiamo come sia necessario modificare la gestione della stessa portando nuovamente gli agenti sulle nostre strade, tra la gente, con le dotazioni necessarie. Proprio per questo depositeremo una mozione che chiede il cambio d’uso facendo sì che l’edicola sia un punto di informazione per modenesi e turisti, liberando finalmente gli agenti così che possano essere impiegati in maniera differente in un periodo storico dove ogni forza che possiamo mettere in campo diviene fondamentale per arginare il problema sicurezza. D’altronde i modenesi stessi hanno bocciato il presidio di sicurezza e promosso il punto informazioni. A dirlo non siamo noi, ma i numeri'.
Redazione Pressa
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