'Apprendiamo dai media che la gara per i restauri post sisma del complesso San Paolo di via Selmi è terminata e che i lavori sono stati aggiudicati a tre imprese di Napoli. Se i lavori termineranno secondo i tempi prestabiliti, i cittadini potranno godere appieno della chiesa, dell'ex Oratorio e degli altri spazi fra circa un anno, ma a Modena ultimamente i ritardi sono frequenti (vedi Stazione piccola, parcheggio di via Fanti e altri ancora). Peraltro l'autorizzazione sismica ad eseguire i lavori di ripristino del complesso di San Paolo era arrivata dalla Regione già nell'aprile 2016, per cui c'è poco da essere trionfalisti' - a parlare è il leghista Stefano Soranna.
'Ma le preoccupazioni sono altre, com'è noto, sono due finora i bandi per la gestione del bar ristorante andati deserti (il primo dei quali risale sempre al 2016), evidentemente qualche criticità c'è, probabilmente il canone, ma ci sarebbero, secondo alcune nostre fonti, anche problemi tecnici con la cucina (essendo voci di corridoio chiediamo conferma al Comune). Non sembra al momento esserci un filo rosso che collega le attività presenti, un asilo, un barbiere, la scuola di canto, mostre improvvisate, conferenze, per cui è evidente il fallimento del Comune nel cercare di dare un'identità al San Paolo. Visti i risultati degli ultimi anni in ambito culturale e di recupero dei luoghi, non ci meravigliamo davvero: Ex AMCM, Sant'Agostino, senza dimenticare l'ultimo progetto per l'ex diurno, bagni pubblici con a fianco una sala per la presentazione di libri!