Consiglio 'passacarte', botta e risposta Sindaco - M5S

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'Le dichiarazioni del vicepresidente  del Consiglio Comunale Mario Bussetti (M5s), che in conferenza stampa con la presidente consiliare Francesca Maletti (Pd), aveva evidenziato come il Consiglio Comunale sia ridotto ad una sorta di 'passacarte' dei provvedimenti già decisi dalla giunta, non trova d'accordo il Sindaco. Che ha rispedito tutto al mittente affermando che 'il problema e' che qualche gruppo politico di minoranza non riesce a tenere il passo. A loro il mio consiglio e': organizzatevi e preparatevi meglio'.  Dichiarazioni che stridono anche rispetto alla all'apprezzamento rispetto all'impegno e alla mole di lavoro prodotto dai consiglieri, riconosciuto dalla Presidente del Consiglio Francesca Maletti.

'Bisogna ricordare che la maggior parte dei consiglieri lavorano a tempo pieno e sono obbligati a studiarsi provvedimenti anche articolati e complessi nei fine settimana o comunque oltre il lavoro.

Non possiamo dimenticare che ogni seduta del consiglio comunale è solo l'atto finale di un elaborazione e di uno studio del materiale e dei documenti'. Cosa non facile quando i documenti anche complessi, vengono messi a disposizione pochi giorni prima e, appunto, devono essere studiati ed esaminati in tempi ristretti spesso non facili da trovare per chi lavora tutto il giorno. Ed è chiaro che per Muzzarelli la politica è una professione, da circa 30 anni, mentre per i consiglieri non lo è. 

'Nelle materie di sua competenza, è il SIndaco (e la Giunta) che devono seguire le indicazioni del Consiglio, e non viceversa' - replica Il MoVimento 5 Stelle di Modena. 'E' abbastanza irrispettoso il richiamo del Sindaco a coloro che “non riescono a tenere il passo”, come se si trattasse di una catena di montaggio che deve organizzarsi per stare dietro alla produzione di delibere'.

'Anche in questo caso fa confusione tra l’efficienza, caratteristica sempre da ricercare e apprezzata, e la fretta di avere un titolo sul giornale, un nastro da tagliare, un numero alto di investimenti da annunciare, un po’ di abitazioni da far costruire.
 E così succede che si sostiene un progetto di chioschi che sono fermi da anni, si realizza un nuovo insediamento commerciale che blocca il traffico della zona, si predispongono contenitori culturali molto prima di averne definito il contenuto, si spacciano per efficaci delle misure anti-smog sconfessate giorno dopo giorno dai dati. La mancanza di confronto genera situazioni bloccate, e moltiplica in realtà i tempi necessari per dare risposte vere e lungimiranti'