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“Il caldo e la prossima campagna elettorale hanno evidentemente effetti nefasti. Non si spiega altrimenti il tentativo di trasformare in caso politico una banale svista dell'ufficio”. È quanto risponde il sindaco Gian Carlo Muzzarelli a chi “falsamente” e in modo “puramente strumentale” arriva addirittura ad accusare l’ex comandante della Polizia municipale di aver deliberatamente evitato di consegnare encomi a due agenti che non erano presenti alla cerimonia dell’anniversario del Corpo della Polizia municipale. La notizia era stata data in anteprima ieri da La Pressa che ha pubblicato la foto dell'encomio mai consegnato.
“Il comandante Chiari – ribadisce il sindaco – al quale innanzitutto spettava la decisione finale di scegliere gli operatori a cui assegnare i riconoscimenti scritti, non solo non ha esitato ad assegnare, e a firmare preventivamente, gli encomi agli agenti che avevano partecipato ad azioni degne di essere menzionate, senza guardare in faccia nessuno e senza certo fare discriminazioni di alcun tipo, tantomeno di appartenenza sindacale.
Ma, a conferma di ciò, nel corso della cerimonia, tutti gli agenti premiati, anche quelli assenti pur essendo stati avvisati del riconoscimento, sono stati citati pubblicamente”.
“Basta quindi – ribadisce il sindaco – a falsità che hanno il solo scopo di mettere zizzania in un Corpo che lavora con impegno e serietà; a fomentare comportamenti che sono offensivi non tanto per le singole persone quanto per la città e il buon nome del Corpo; a insinuazioni che intendono solo mettere in ombra la preziosa attività svolta al servizio della comunità dalle donne e dagli uomini della Polizia municipale”.
E sul caso sollevato da La Pressa interviene anche il M5S.
'Che l'architetto Chiari, comandante uscente della Polizia municipale, avesse un rapporto con i suoi agenti a dir poco complicato, il M5S lo aveva colto da tempo viste le numerose segnalazioni e rimostranze, ma il gesto riportato dagli organi di stampa risulta ugualmente poco comprensibile.
Perché scrivere un encomio e non consegnarlo o quantomeno recapitarlo? A una primissima lettura, per forza di cose superficiale, parrebbe quasi che sia stato dato un divieto di consegnarlo da un ente superiore o terzo perché altrimenti non si vede il motivo di tale atteggiamento. Cercheremo di approfondire, attraverso un’interrogazione diretta al Sindaco, perché quando un agente merita un elogio questo viene scritto e poi non consegnato o recapitato. Certamente un aspetto che stride con questo comportamento sono gli elogi e i riconoscimenti che sono stati fatti a Chiari dal sindaco Muzzarelli, i quali si trasformavano in premi di produzione tra i più significativi fra tutti i dirigenti - afferma il M5S -. Non è un caso, a nostro parere, che su questo tema si siano mossi gli ispettori del Ministero dell'economia e delle finanze. Proprio le loro rilevazioni hanno indicato l'assegnazione di premi di produzione senza sufficienti elementi di trasparenza e indicatori oggettivi. Alla luce dei documenti tenuti nel cassetto da Chiari, cosa ci dirà la nostra amministrazione che lo ha sempre portato sugli scudi, oppure il direttore generale Dieci sempre presente nelle diverse dispute tra il comandante e i suoi agenti? Purtroppo la mancata comunicazione ad un agente di un premio, anche se solo verbale, sembra inserirsi nel quadro di uno stile molto rigido e a nostro avviso quasi controproducente che portava gli agenti a doversi tutelare per timore di ricevere provvedimenti disciplinari più ancora che a tutelare la nostra città. Un sistema che non riteniamo corretto e in merito al quale non capiamo come ci possa essere stata così poca supervisione sia da parte del direttore generale sia da parte dell' assessore-sindaco: erano a conoscenza dei documenti “lasciati nel cassetto” o sono disposti a rivedere l’altissima valutazione che hanno sempre riservato al comandante Chiari?'
Redazione Pressa
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