Non è in discussione l'utilità del vaccino nel prevenire i casi più gravi della malattia, anche se non i contagi come ammesso ieri dallo stesso Cartabellotta. Questo è un argomento sanitario, importante certo ma che non può per sua natura assorbire in modo totalizzante le scelte che il Governo di una società complessa è chiamato a prendere. La distopia che tanti, molti certamente in buonafede, continuano a non vedere è quella legata alla distruzione del tessuto sociale e del patto sul quale si regge uno Stato.
I marginalizzati, i sorci, i 'colpevoli' indicati da Draghi come possono sentirsi ancora parte viva della società? Come possono riconoscersi in un contesto che li umilia, li ricatta e affibbia loro la peggiore delle lettere scarlatte? E' questa la terribile e ingiustificabile costruzione del nemico. Una costruzione sociale che per sua natura spinge questo nemico a radicalizzarsi e ad assumere posizioni anche queste non giustificabili. Pericolose, a loro volta. Un incubo, un girone infernale senza fine del quale il Governo, teoricamente chiamato a migliorare l'individuo limando l'umana cattiveria, è tragicamente responsabile.
Una responsabilità che, comunque vadano a finire le cose, peserà sul vivere sociale per i prossimi 10-20 anni. Almeno. Perchè ferite del genere, lacerazioni nella carne dell'organismo sociale, anche qualora questa follia finisse, non si rimarginano dall'oggi al domani.
Giuseppe Leonelli