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'Una manovra coraggiosa che chiede certamente sacrifici ai cittadini emiliano-romagnoli, ma che salvaguardia le fasce debole e segna un cambio di rotta indicando due volontà politiche chiare: la convinzione che la sanità in Regione deve restare pubblica e la necessità della salvaguardia del territorio'. Il consigliere regionale civico, Vincenzo Paldino, commenta così l'aumento delle imposte da 400 milioni previsto nel primo bilancio della giunta De Pascale.
'I problemi della sanità pubblica, dalle liste d'attesa al ricorso sempre più frequente al privato, sono note a tutti e il problema deriva dal graduale e costante decremento del Fondo sanitario nazionale che si scarica sugli enti locali, chiamati a erogare i servizi - spiega Paldino -. Con questa manovra, condivisa con convinzione dai noi Civici, si vuole dare un segnale chiaro a tutela della sanità e della manutenzione del territorio.
Si spiega così il finanziamento senza precedenti del Fondo per la non Autosufficienza: più 85 milioni già nel 2025, altri 25 milioni in più nel 2026 e nel 2027, per una crescita triennale di 135 milioni di euro. Numeri che significano 750 posti letto in più. Per quanto riguarda la messa in sicurezza del territorio viene raddoppiata la quota dedicata alla manutenzione di fiumi, costa e frane, che passano da circa 24 a 50 milioni l’anno già dal 2025, mentre verranno stanziati 9 milioni di euro per il fondo per l’affitto e altri 30 milioni nel prossimo triennio. Detto questo vogliamo essere chiari: questo sacrificio chiesto ai cittadini in termini fiscali si tradurrà in una risposta immediata in termini di servizi? No, perchè siamo di fronte a un percorso lungo, ma la rotta con questa manovra è stata data in modo chiaro'.
'Per quanto riguarda gli aggravi fiscali ricordo che la maggiorazione dell’addizionale regionale Irpef riguarda il terzo e il quarto scaglione di reddito, mentre non vengono toccati i redditi fino a 27mila euro - chiude Paldino - Anche l'aumento dei ticket per alcune prestazioni, in particolare quelle farmaceutiche, prevede adeguate soglie di salvaguardia in base all'Isee. Tutto questo al fine di tutelare le fasce più deboli'.
Redazione Pressa
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